Dal 13 marzo 2014, al 16 in programmazione al Teatro Bracco di Napoli: ‘L’uomo la bestia e la virtù’. Uno spettacolo di Fabio Brescia che dichiara: “La versione de L’uomo la bestia e la virtù che proponiamo al Teatro Bracco dal 13 al 16 marzo nasce come omaggio all’amicizia tra Pirandello ed Eduardo, amicizia che risale al 1933, quando Pirandello andò al Teatro Sannazaro a vedere una commedia dei De Filippo.
Da quell’incontro, come tutti sanno, nacque una grande collaborazione tra quelli che io considero i maggiori drammaturghi italiani, collaborazione che, però, non vide L’uomo, la bestia e la virtù tra i titoli messi in scena. Questo testo – spiega l’attore – di Pirandello fu molto osteggiato dalla critica e dal pubblico per la sua leggerezza, in realtà, secondo me, nasconde una feroce critica alla società dei primi del Novecento che considerava la donna solo come angelo del focolare e non come essere umano in grado di provare emozioni e, quindi, di innamorarsi. L’amore che sboccia tra Paolino e la Signora Perella, e che, com’è noto, crea la gravidanza e tutto il gioco teatrale che ne deriva, scopre, in fondo, tutta la negatività dei personaggi maschili, ciascuno impegnato a salvare se stesso. Ho immaginato che la storia si svolgesse a Napoli, poiché il testo originale inizia con l’incipit “in una qualunque città di mare”, proprio come se fosse stata messa in scena da Eduardo. Non ci paragoniamo in nessun modo, ovviamente, ai grandi maestri, solo ci sarebbe piaciuto – conclude Brescia – che la Compagnia dei De Filippo oltre a L’abito nuovo, al Berretto a sonagli, avesse messo in scena anche L’uomo, la bestia e la virtù, in napoletano, appunto. Lo facciamo, noi, oggi, indegnamente”.