SAN NICOLA LA STRADA – Il mostro non è così brutto come lo vogliono dipingere i partiti, le associazioni, i comitati, eppure sbatterlo in prima pagina è lo sport preferito dai media, e dai partiti, associazioni e comitati che cavalcano il semplice populismo e troppe volte, non sanno di cosa parlano.
Negli ultimi dieci giorni, i partiti di minoranza e alcuni consiglieri comunali di opposizione hanno iniziato il fuoco di sbarramento per impedire che la Regione Campania, vista l’istanza presentata dalla ditta D%M srl. lo scorso ottobre 2013 volta ad ottenere l’approvazione del progetto e l’autorizzazione alla gestione di un impianto di rifiuti pericolosi e non, non conceda la prescritta autorizzazione nel corso della Conferenza dei Servizi che si terrà il prossimo 31 marzo 2014, alle ore 10.00, presso la Regione Campania – U.O.D. Autorizzazioni Ambientali e Rifiuti – Centro Direzionale, sito in Via Arena in località San Benedetto a Caserta. Il problema risiede unicamente nella non conoscenza di cosa il proprietario della D&M voglia fare con la prescritta autorizzazione. Innanzitutto, nella struttura di Via Retella non saranno interrati scorie nucleari o liquami provenienti dalle discariche campane o italiane. Nulla di tutto ciò. Nel sito verranno accantonati, secondo le normative vigenti, televisori, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, computer, barattoli di vernice che non saranno interrati da nessuna parte ma saranno “messi a riserva” prima di essere conferiti in impianti fuori regione. D’altra parte, la D&M, in oltre trenta anni di servizio non è mai stata fatta oggetto di accuse di alcun genere da parte delle Autorità Giudiziarie o di Polizia. Oggi, abbiamo voluto dare la parola direttamente alla D&M affinché i cittadini vengano informati seriamente su tutto quello che stanno “vomitando” quanti non conoscono i fatti. “Sig. De Pinto, Le scrivo in merito alle preoccupazioni dei cittadini” – è quanto hanno fatto sapere dalla D&M – “circa la nostra richiesta alle autorità competenti inerente l’autorizzazione per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi e non. Vorremmo avere la possibilità di smentire le errate informazioni formulate indiscriminatamente da chiunque e spiegare le origini e la natura dell’autorizzazione richiesta. Diverso tempo fa, a seguito della chiusura dell’isola ecologica nell’area cimiteriale di San Nicola la Strada da parte delle autorità competenti (che fra l’altro costò al sindaco una denunzia, ndr.), alla nostra Società fu richiesta, da parte dell’Amministrazione Comunale di San Nicola, la disponibilità della propria piattaforma ecologica, già autorizzata alla gestione dei centri di raccolta (la società è presente sul territorio dal 1992 e contribuì ad eliminare la grave emergenza rifiuti con l’allora Sottosegretario dr. Guido Bertolaso, ndr.), per sopperire al temporaneo disagio. Abbiamo accolto favorevolmente la richiesta” – prosegue la D&M – “ed i cittadini copiosi hanno iniziato a conferire i propri rifiuti in piattaforma manifestando la propria soddisfazione per il servizio offerto, e formulando la richiesta di conferire anche altre tipologie di rifiuti esempio frigoriferi, lavatrici, computer, barattoli vuoti di vernici, scarti di piccoli lavori domestici fatti in proprio, oppure ancora farmaci scaduti, non inclusi nella nostra autorizzazione. “Dove vanno a finire adesso questi rifiuti ?” abbiamo chiesto loro e ci rispondevano: sui cigli delle strade…(di fatti i recenti articoli anche mandati in onda da Striscia La Notizia lo confermano). Proprio per tali tipi di rifiuti è stata richiesta l’autorizzazione poiché diventando sempre più frequenti le richieste ci siamo attivati per rispondere a questa necessità. Quindi il tutto è nato dall’ascolto e dall’esigenze dei cittadini, e per essere più chiari l’autorizzazione non prevede la creazione di alcun “impianto di trattamento rifiuti pericolosi” né tantomeno di rifiuti radioattivi così come è stato impropriamente detto e scritto sui vari giornali, ma semplicemente la messa in riserva che, per chi non è del mestiere, consiste in un accantonamento dei rifiuti in un’area adeguata (così come prevede la normativa vigente) e del successivo conferimento ad impianti di trattamento che, addirittura, si trovano al di fuori della Regione Campania. Tra l’altro la nostra intenzione è quella di coinvolgere il Comune di San Nicola la Strada nel circuito nazionale dei sistemi collettivi RAEE di cui già siamo centro di raccolta affinché tali rifiuti possano essere monitorati e controllati da un organo riconosciuto legalmente così come abbiamo già fatto per i consorzi di filiera del Conai garantendo anche degli introiti economici al Comune in tempi brevi (3.600 euro, ndr.). Inoltre” – prosegue la D%M – “anche attraverso i social network abbiamo comunicato la nostra intenzione ad avere un confronto diretto con la cittadinanza e con chiunque voglia informarsi prima di formulare giudizi avventati, invitando le associazioni, le forze politiche, i comitati e chiunque altro presso la nostra azienda affinché possano vedere con i propri occhi la gestione dei rifiuti presso la Nostra Azienda. È giusto che i cittadini conoscano e noi siamo disposti a fornire tutte le informazioni del caso, al contempo è però giusto verificare prima di giudicare e non puntare il dito in maniera indiscriminata sulla base di falsi allarmismi. Mi chiedo come sia possibile criticare senza conoscere la verità! D’altra parte ripeto che questa iniziativa è nata proprio ascoltando le esigenze dei cittadini. Lungi da noi realizzare progetti che infastidiscano la popolazione o che siano deleteri per il nostro territorio” – ha concluso la società che da lavoro a quaranta lavoratori, ndr.) ed in ogni caso pur rispettando l’opinione dei cittadini riteniamo che non sia giusto che noi diventiamo il bersaglio di un facile populismo visto che abbiamo sempre lavorato e gestito la nostra azienda nel rispetto della normativa, dell’ambiente e della popolazione, è forte e il dispiacere ed il rammarico di essere sottoposti ad un processo mediatico”.
Nunzio De Pinto