Trentuno nuovi Comuni beneficeranno dei contenuti della legge Terra dei Fuochi. La Regione Campania, d’intesa con il Governo e il Mistero per l’Ambiente, ha stilato la lista delle Amministrazioni comunali che, in base all’articolo 1, comma 5, del decreto 136, convertito in legge nel febbraio scorso, entreranno a far parte dell’elenco già inserito nel testo. Così ai 57 Conuni già individuati se ne aggiungono altri 31 di cui, nello specifico, 22 nella Provincia di Napoli e 9 in quella di Caserta. A tutti saranno applicate le norme contenute nel testo: indagini per la mappatura dei terreni, controlli serrati sulla qualità dei prodotti, screening gratuito per tutta la popolazione residente. È a partire da un ordine del giorno del gennaio scorso, a firma di Paolo Russo, presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, che si è aperta la possibilità per la Regione di allargare l’elenco di Comuni da inserire tra quelli sottoposti a bonifiche e screening per la popolazione. L’elenco è stato ampliato in seguito alla nuova delimitazione delle aree Sin, i siti di interesse nazionale. ”Oggi con l’ampliamento della lista si stringono le maglie della rete e si mette ordine – ha detto Russo – Quando cominciò in aula l’esame del testo, ci si rese conto, per esempio, che il Comune di Brusciano è circondato da 7 Comuni che rientravano nella lista, ma ne era escluso. Era dunque logico che ne facesse parte”. E lo stesso vale per tante altre realtà territoriali. ”E’ una risposta concreta e attenta che la politica e la Regione danno al territorio – ha sottolineato Russo – E i risultati si vedranno in pochissimo tempo”. Così il territorio che ora ricade nella rete dei Comuni passa dal 30% a poco più del 60%, inglobando l’intera area a nord tra le province di Napoli e Caserta. Da Palazzo Santa Lucia, lo staff del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, fa sapere che il governatore ”sta seguendo tutte le procedure, con particolare attenzione alla mappatura dei terreni e allo screening”.