Nel corso della mattinata, gli investigatori della Sezione Accertamenti Patrimoniali della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Caserta, hanno dato esecuzione, a seguito di proposta del Questore della provincia di Caserta, dr. Giuseppe Gualtieri, ad un decreto che dispone il sequestro di prevenzione, funzionale alla confisca, emesso ai sensi della normativa antimafia dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria C. V. (CE). L’attività in questione è stata eseguita in località Frignano (CE), nei confronti di Giovanni Apicella, pregiudicato, ritenuto essere un affiliato al clan dei “Casalesi”.

 


In particolare, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria C.V. (CE), sulla scorta delle indagini patrimoniali effettuate e della conseguente proposta di misura di prevenzione, ha disposto il sequestro di beni mobili ed immobili costituiti da una unità abitativa, un terreno ed un locale commerciale (Bar), ubicati in Frignano ed intestati a prossimi congiunti dell’Apicella, nonché di una quota societaria riconducibile all’esercizio commerciale indicato, per un valore complessivo di oltre 700 mila euro. Dalle risultanze investigative, è emerso che Apicella Giovanni, già indagato per il delitto di estorsione aggravata dall’art. 7 della Legge 203/91. La consorte, Maria Rosaria Lanza, nata a Frignano il 22.09.1960, è risultata essere imparentata con i fratelli Benito, Bruno e Raffaele Lanza, elementi apicali del clan dei “Casalesi”, appartenenti alla fazione del noto Antonio Iovine, alias “O’ Ninno”.

 

 

ELENCO DEI BENI SEQUESTRATI

 

  1. Villa, composta da n. 10 vani e pertinenze, sita in Frignano.
  2. Terreno di are 17,18, sito nel comune di Frignano;
  3. Autovettura Fiat Panda 1300 mjt 16v 4×4;
  4. Quota del capitale sociale della S.A.S. “The Prince”, con sede in Frignano

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