Quando ho letto la nota dell’ufficio stampa del Pd di Caserta mi sono chiesto: ma è il primo maggio o il primo aprile? Il gruppo dirigente provinciale ha enfaticamente annunciato il pieno sostegno a Pina Picierno, capolista alle europee perché “sarà per Caserta una risorsa importante e decisiva in Europa”, senza nemmeno citare l’altro candidato casertano Nicola Caputo. Incredibile. Ho subito pensato: è un pesce d’aprile. No, tutto vero. Altro che scherzo. “La candidatura di Pina Picierno alla testa della lista dell’intera circoscrizione Sud – recita un passo del comunicato stampa – è un riconoscimento e una responsabilità che impegna senza esitazioni l’intera struttura politica ed organizzativa del nostro partito”. Anche il segretario provinciale Raffaele Vitale non lascia spazio a dubbi: il Pd di Caserta sostiene la Picierno. Punto e basta. “Il Partito sosterrà con forza Pina Picierno alle prossime Europee nella convinzione che l’autorevole esponente della Segreteria Nazionale, stretta collaboratrice di Matteo Renzi, sarà per Caserta una risorsa importante e decisiva in Europa. In tal senso – osserva Vitale – facciamo appello a tutto il popolo democratico della provincia di Caserta per cogliere la concreta opportunità che abbiamo davanti”.
E ancora: “Non sfugge inoltre la responsabilità che tutti noi assumiamo in questa campagna elettorale nei confronti di Matteo Renzi che ha inteso designare la casertana Picierno capolista per il Sud. Questa candidatura – conclude Vitale – è dunque l’espressione di un partito unito e proteso ad una nuova prospettiva di crescita ed autorevolezza mai raggiunte prima”. Ho letto la nota del partito più volte per essere sicuro di non essermi perso qualche passaggio, pensando di aver saltato qualche rigo. Nel comunicato stampa non c’è scritto altro. Neanche un accenno a Caputo. Anche lui casertano. Anche lui candidato alle europee, anche lui del Pd di Terra di Lavoro. Che gran parte del gruppo dirigente non avesse digerito la sua candidatura era prevedibile, ma che la posizione contro il consigliere regionale diventasse ufficiale non l’avrebbe previsto neanche una persona affetta da turbe psichiche. Eppure, è così. La stessa segreteria provinciale ha sgombrato il campo da congetture e voci di corridoio: appoggiamo la Picierno, ma siamo contro Caputo. Tutto nero su bianco. E con la firma di Vitale di cui si erano perse le tracce da subito dopo il congresso. Il segretario si è svegliato dal lunghissimo letargo per sbandierare ai quattro venti che il Pd è contro uno dei due candidati casertani. Un pesce d’aprile? No, una pessima figura.
Mario De Michele