Da accusatore a possibile indagato. Potrebbe cambiare il ruolo di Raffaele Puzone, il tifoso del Napoli diventato supertestimone degli scontri avvenuti nel prepartita della finale di Coppa Italia culminati con il ferimento di tre tifosi azzurri nella zona di Tor di Quinto. Puzone si è contraddetto nel corso dell’incidente probatorio ribadendo però di aver visto Daniele De Santis, l’ultrà romanista accusato di tentato omicidio per aver fatto fuoco contro i tifosi azzurri. Il gip ha quindi sospeso l’udienza decidendo che il giovane doveva continuare la deposizione con l’assistenza di un avvocato. Puzone, una volta appreso di essere potenzialmente indagato per concorso in rissa, reato contestato ai tre tifosi feriti, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. L’atto istruttorio irripetibile si è così concluso, ora toccherà ai pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio decidere se procedere formalmente all’iscrizione nel registro degli indagati di Puzone.