Le assunzioni all’interno dell’Eco4, società del Consorzio di bacino Caserta4 attiva a metà degli anni duemila nella raccolta dei rifiuti e ritenuta controllata dal clan dei Casalesi, sono state richieste e ottenute non solo da Nicola Cosentino, ma da numerosi altri politici casertani. La circostanza è emersa oggi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) durante il processo che vede imputato l’ex sottosegretario del Pdl per concorso esterno in associazione camorristica. A parlare del sistema clientelare, che era alla base delle assunzioni nella società controllata dai fratelli Orsi, imprenditori ritenuti vicini al clan Bidognetti (Michele Orsi fu ucciso il primo giugno del 2008 da Setola e dal suo gruppo di fuoco mentre il fratello Sergio è stato già condannato nell’ambito di un altro processo nato dallo stesso procedimento relativo a Cosentino) è stato il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Iadevaia, colui che redasse due informative sulla base delle dichiarazioni degli Orsi e del collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo, altro imprenditore dei rifiuti vicino ai Bidognetti e principale accusatore di Cosentino. Rispondendo in sede di controesame alle domande del legale del politico, Agostino De Caro, il teste ha spiegato che “ho verificato tramite il libro matricola dell’Eco4 la presenza di almeno 58 dipendenti i cui nomi furono indicati dagli Orsi come persone assunte per segnalazioni di politici. Per Cosentino furono fatti 8 nomi, ma poi dopo altre verifiche abbiamo scoperto che sei addetti erano stati assunti dopo una sua raccomandazione, in altre due circostanze Cosentino aveva solo riportato i nomi segnalati da un consigliere comunale di Villa Literno e un consigliere provinciale. Gli altri politici che hanno chiesto e ottenuto assunzioni sono Mario Landolfi, il sindaco di Grazzanise Enrico Parente (coinvolto nell’inchiesta sulla latitanza del boss Michele Zagaria, ndr), quello di San Cipriano Enrico Martinelli (condannato a sei anni in primo grado perché considerato vicino al boss omonimo Martinelli, uomo di fiducia di Antonio Iovine, ndr), quello di Calvi Risorta, e Giuseppe Sagliocco (attuale sindaco di Aversa, ndr)”. Iadevaia spiega anche che gli Orsi dissero di “aver dato soldi per la campagna elettorale a Raffaele Chianese” (ex capo della segreteria di Mario Landolfi, ndr). Infine sul presunto incontro che ci sarebbe stato ad inizio anni ’90 tra Vassallo, Bidognetti e Cosentino (lo racconta lo stesso Vassallo, ndr), poco prima di una tornata elettorale in cui l’ex deputato si presentò, Iadevaia afferma di aver solo riscontrato “su internet a quali elezioni Cosentino fu eletto all’inizio degli anni novanta: erano quelle del 1980, 1985 e 1990. Visto che Bidognetti era libero solo nel 1990, abbiamo dedotto che quello che diceva Vassallo era verosimile”

 

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