”Quando muore un giovane di 30 anni, muore sempre una parte della città, perche’ viene a mancare un tratto della sua giovinezza. E quando una vita, come quella di Ciro Esposito, è recisa dalla violenza ciò che resta è un dolore cupo che sembra sbarrare le porte a ogni tipo di speranza”. Così il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe. ”Napoli porta ancora una volta il segno di una tragedia. Per antica e amara consuetudine a noi, come comunità cittadina, tocca sempre imparare dalle tragedie’


 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui