“La richiesta di arresto del deputato Luigi Cesaro, ex presidente della Provincia di Napoli, accusato di concorso esterno nell’associazione camorristica e turbativa d’asta, conferma la validità della drammatica ricostruzione fatta dalla Dda di Napoli neppure una settimana fa sulla compromissione della politica e dell’imprenditoria in un’area controllata dal clan dei Casalesi”. E’ quanto afferma, in una nota, la senatrice del Partito Democratico, Rosaria Capacchione, componente della Commissione Antimafia. “Il quadro che emerge da una prima lettura dell’atto di accusa fa emergere ancora una volta la sconcertante promiscuità tra politica e imprenditoria colluse, che per un quarto di secolo si sono servite dell’esercizio della forza dei sodali camorristi per conquistare i mercati in regime di monopolio, alterando le dinamiche economiche dell’intera Campania. Un sistema in cui il colore politico, anche in questo caso, è del tutto indifferente alla finalità ultima perseguita”, aggiunge Capacchione.


 

 

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