Il provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria ”ha esperito nei giorni scorsi un interpello regionale rivolto agli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, per acquisire la disponibilita’ di 19 unita’ dei baschi blu

(1 ispettore, 3 sovrintendenti e 15 agenti/assistenti) ad essere temporaneamente assegnati presso la Casa circondariale di Avellino, dove entro qualche settimana si attivera’ il nuovo padiglione detentivo di recente costruzione, che potra’ ospitare circa 160 detenuti”. Sul punto interviene il segretario generale della Uil Penitenziari, Eugenio Sarno: ”Credo che l’imput ad attivare in tempi brevi il nuovo padiglione diAvellino sia arrivato direttamente dal ministro Severino. Forse per contenere il fallimento delle norme deflattive, che non hanno svuotato nessun carcere, si pensa di porre sollievo al dramma del sovraffollamento aprendo quelle strutture pronte a ricevere detenuti come il nuovo padiglione di Avellino”. ”Pero’ -sottolinea Sarno- in questa accelerazione il rischio e’ che si aggravino i gia’ pesanti carichi di lavoro della polizia penitenziaria. Responsabilmente comprendiamo che e’ necessario recuperare nuovi posti detentivi ma non possiamo tacere che questa operazione sara’ pagata a caro prezzo dagli uomini e dalle donne della polizia penitenziaria. Tutto sommato si poteva anche aspettare qualche settimana in piu”’. ‘A fine giugno -sottolinea Sarno- terminera’ il corso formativo di circa 800 neo agenti e con un piano di assegnazione concordato si poteva dar corso all’apertura di Avellino (ma degli altri padiglioni e nuovi istituti sul territorio nazionale) senza dover sempre e comunque farlo in modo confusionario e con procedure d’urgenza, quasi che l’apertura di una nuova struttura sia un elemento straordinario e non gestibile con una logica programmazione”. Il segretario generale della Uil Penitenziari sottolinea anche gli aspetti positivi di un progetto pilota che l’Amministrazione intende porre in essere con l’apertura del nuovo padiglione: ”Ho sentito Contestabile, provveditore regionale, ed ho apprezzato molto il suo entusiasmo di voler provare a mettere in piedi un progetto pilota che porterebbe nel nuovo padiglione circa 160 detenuti, debitamente selezionati, a basso indice di pericolosita”’. ”Siamo molto interessati a questo progetto -rimarca Sarno- e alla nuova metodologia di vigilanza dinamica che esso comporta. E’ chiaramente una sfida non solo per l’Amministrazione penitenziaria ma anche per la citta’, il territorio ed il tessuto produttivo. Per questo sto valutando l’opportunita’ di organizzare all’interno del carcere un convegno sulle possibili prospettive. Nei prossimi giorni ne parlero’ con il sindaco Galasso e con il Presidente della Provincia Sibilia nella certezza che anche la Direzione di Bellizzi Irpino approvera’ l’iniziativa e ne contribuira’ al successo”.

 

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