“Domani sciopero della fame per essere al fianco della lotta di Peppe Pagano e degli altri cogestori di budget di salute, e con loro difendere questo sistema dall’ottusità burocratica e l’indifferenza istituzionale”. Lo afferma il presidente della Commissione regionale Beni Confiscati, Antonio Amato,

che, informa una nota, “ha aderito alla campagna di digiuno collettivo ‘Per la fame di diritti’ promossa per affiancare la protesta di Peppe Pagano, fondatore della Nuova cucina organizzata, in sciopero della fame per protestare contro lo smantellamento del sistema dei budget di salute”. “Abbiamo anche richiesto un intervento delle Commissioni parlamentari per il controllo del Sistema sanitario e Antimafia – aggiunge Amato – Quello dei budget di salute è uno strumento sanitario flessibile che garantisce risparmi per la spesa sanitaria e la difesa del diritto alla salute dei ‘soggetti deboli’, dai sofferenti psichici ai disabili fisici, dagli anziani ai malati di HIV, superando le logiche dell’istituzionalizzazione”. “Inoltre – continua Amato – il sistema produce positivi effetti per i territori, dando vita ad un welfare di comunità in linea con le politiche europee. In provincia di Caserta dove questo sistema è stato sperimentato – afferma il presidente della Commissione regionale – rappresenta anche il filo rosso delle migliori esperienze di riutilizzazione dei beni confiscati”. Secondo Amato “é delittuoso e assurdo, come sta facendo l’Asl di Caserta, continuare a frapporre ostacoli al suo funzionamento. Ostacoli che non dipendono da problemi di fondi, perché nel frattempo si investe per nuove Sir e strutture residenziali. E’ piuttosto la mancata volontà di superare le logiche e gli interessi dell’ospedalizzazione a determinare gli ostacoli”. “Come ha sottolineato anche il magistrato Raffaele Cantone in un recente articolo – dice Amato – far chiudere queste esperienze significherebbe dare un colpo mortale all’antimafia sociale che nelle terre di Gomorra ha raggiunto risultati eccezionali. E devono urgentemente intervenire anche le istituzioni. Peppe Pagano ha già ricevuto la solidarietà di centinaia tra parlamentari, associazioni, cooperative, istituti bancari, del presidente della Provincia di Caserta Zinzi. Ma alla solidarietà devono seguire atti concreti”. “Domani ci sarà la discussione per la calendarizzazione di un’apposita legge che attende da un anno la sua discussione in consiglio. Ma serve anche – conclude Amato – un intervento di Caldoro con un decreto come commissario ad acta della sanità. E’ assurdo che su questo tema persista un suo assordante silenzio, soprattutto alla luce di uno stanziamento di 10 milioni di euro per azioni sperimentali che superino l’ospedalizzazione mentre si lascia smantellare l’unico sistema che, con una semplice riconversione di spesa di fondi ordinari, questo obiettivo lo ha già ampiamente raggiunto”.

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