MONDRAGONE – Questa mattina a Casal di Principe, nella casa di via Bologna che fu di Franscesco Schiavone ed oggi è la sede della straordinaria esperienza della Forza del Silenzio, il Festival dell’Impegno Civile ha commemorato, con i familiari e i tanti cittadini intervenuti, Salvatore Nuvoletta, il giovane carabiniere ucciso 30 anni fa a Marano per ordine del clan dei Casalesi.

Martedì, a Mondragone, in quello che è stato uno dei luoghi simbolo della devastazione e dei crimini ambientali in un fitto intreccio con affarismo e corruttela, l’unica kermesse al mondo interamente realizzata sui beni sottratti ai clan terrà a battesimo il centro FACILE, per la Formazione Ambientale per la Crescita, l’Impresa nella Legalità. Il Centro di Educazione Ambientale nascerà nella villa Bencivenga Biondani, un bene confiscato a Carmine Diana, sulla Domitiana al km 21, finalmente restituito alla collettività dopo aver subito pesanti atti vandalici anche successivamente alle opere di ristrutturazione. Il 3 luglio, alle 10,30 l’atteso taglio del nastro con il Presidente della Provincia Domenico Zinzi e il sindaco di Mondragone Giovanni Schiappa. Interverranno nel corso della fitta mattinata moderata dalla giornalista RAI Francesca Ghidini, il Procuratore Capo di Santa Maria Capua Vetere Corrado Lembo, il Sostituto Procuratore della Corte d’appello di Napoli Donato Ceglie, il Comandante provinciale del Corpo Forestale di Caserta Michele Capasso, il Presidente e la Direttrice del Consorzio Polieco Enrico Bobbio e Claudia Salvestrini, il Direttore Generale ARPAC Antonio Episcopo, il Preside Facoltà di Scienze Ambientali della Sun Paolo Pedone, il Presidente Legambiente Campania Michele Buonomo. Significativa, poi, la presenza di Massimo Vassallo, fratello del sindaco Angelo vittima innocente di camorra simbolo della lotta per la tutela dell’ambiente. <<E’ un segnale forte: là dove dominavano ecomafia e malaffare nascerà, all’interno di un bene confiscato, un centro di educazione ambientale, che formerà su queste tematiche giovani e studenti, certo, ma anche gli amministratori ed i dipendenti pubblici, puntando a dare le competenze necessarie ad una gestione efficace ed efficiente dei rifiuti, a partire dalla implementazione del riciclo>> spiega Alessandra Tommasino del Comitato Don Peppe Diana che con il Consorzio Polieco, la Fondazione Santa Chiara, l’associazione Libera, lo spin-off dell’università di Tor Vergata In- Time, sono promotori del progetto nato dal protocollo d’intesa siglato nel 2011 alla Prefettura di Caserta e che ha coinvolto anche la Regione Campania, la Provincia di Caserta, il Comune di Mondragone, la Procura di Santa Maria Capua Vetere, l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Caserta, la Camera di Commercio di Caserta, la Seconda Università di Napoli e la Scuola di Alta Formazione Jean Monnet, Legambiente, WWF e Benecon <<Quello di martedì è un appuntamento di straordinaria importanza>> dice ancora Tommassino <<Con questo Festival non si fanno passerelle, ma si mettono in atto azioni concrete per restituire i beni confiscati alla collettività, e da questi costruire percorsi fattivi di rilancio e nuova vita dei nostri territori. Senza più perdere tempo e superando zone grigie e inadempienze>>. Così, nel pomeriggio, dopo l’inaugurazione del Centro e il buffet a base di prodotti realizzati sui terreni confiscati proposto dalla Nuova Cucina Organizzata, partirà nel anche il I workshop su Formazione e Educazione Ambientale. Protagonisti Roberto Rossi consigliere del CSM,  Maria Ioannilli dell’Università Tor Vergata, Maria Gabriella Tagliamonte dell’ARPAC, Maria Salvestrini della Fondazione GreenEconomy.

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