SANT’ARPINO – “E’ con profondo rammarico che parlo della situazione di grave disagio morale e psicologico che ho dovuto vivere, sul posto di lavoro e nell’esercizio delle mie funzioni, a causa del consigliere Elpidio Del Prete, lo scorso lunedì mattina, quando sono entrato nella sala giunta del comune per procedere alla stesura del verbale della Commissione Consiliare Pubblica Istruzione”.

Sono le parole di Salvatore Compagnone, responsabile dell’area Personale – Pubblica Istruzione – Cultura – Sport e Politiche Giovanili, in seguito allo spiacevole episodio che lo ha visto protagonista lunedì mattina. “In base all’art. 58 del Regolamento del Consiglio Comunale, riguardo al funzionamento delle commissioni consiliari, le funzioni di segreteria sono svolte dal personale amministrativo comunale delle unità operative interessate. Dando perciò seguito all’invito diramato dal Presidente della Commissione in questione, il consigliere Domenico D’Antonio, mi sono approssimato nella Sala Giunta con il registro delle verbalizzazioni delle sedute. Ma al mio ingresso ho trovato, tra gli altri, il consigliere Del Prete Elpidio che, dapprima è scattato in piedi e poi rivolgendosi con lo sguardo al Presidente, testualmente e a gran voce affermava: “..questo che deve fare qua? ma chi l’ha fatto venire qua?”. E a nulla è valso il tentativo del Presidente D’Antonio di riportarlo alla calma e spiegargli che io ero stato convocato per verbalizzare la seduta e che quindi mi trovavo nell’esercizio delle mie funzioni. Il Del Prete ha invece proseguito ad inveire, affermando che non gliene importava niente e ribadendo con tono minaccioso che pretendeva che io me ne andassi. E’ a quel punto che sono intervenuto nella discussione ma solo per invitarlo a moderare i termini. Ma il Del Prete si è ulteriormente infuriato e alzando ancora di più il tono della voce ha puntato il dito contro di me dicendo ..vattene a lavorare!! La verità è che io sono entrato in quella stanza proprio per lavorare e ciò mi è stato letteralmente impedito dal consigliere Del Prete che, senza una apparente ragione, si è scagliato contro di me con una inaudita violenza verbale e con affermazioni di chiaro disprezzo per la mia persona oltre che per la funzione pubblica da me rivestita in quel consesso e all’interno della Casa Comunale. Di fronte a tale intollerabile contegno sono stato costretto a chiedere l’intervento del Comandante della Polizia Municipale, Cap. Lucio FALACE, accorso prontamente. Ci sono comunque voluti non meno di 15 minuti perché il Presidente D’Antonio Domenico convincesse il Del Prete a lasciare la Sala Giunta perché non gradiva la mia presenza e io potessi mettere piede nella stessa, nella quale si è poi regolarmente tenuta la commissione consiliare. E’ impensabile – conclude Compagnone – che chi lavora onestamente e seriamente possa farlo in una condizione di disagio e di dispregio, che va a minare la mia serenità d’animo e ad offende la mia dignità. Né può essere tollerato che un consigliere comunale mi impedisca fisicamente di espletare le mie pubbliche funzioni”. “E’ inqualificabile e condannabile qualunque atteggiamento ostacoli o comprometta il lavoro serio ed onesto di chi esercita seriamente e con professionalità le proprie funzioni – dichiara il sindaco Eugenio Di Santo – soprattutto quando ciò avviene senza una reale e valida motivazione con il solo scopo di offendere la dignità di una persona e mancare di rispetto a qualcuno. Esprimo, dunque, a nome mio e dell’intera amministrazione comunale che rappresento, la mia più sentita solidarietà a Compagnone, che da sempre ha lavorato con dedizione e abnegazione svolgendo le sue funzioni e impegnandosi a dare il meglio di sé. A lui va tutto il nostro sostegno e l’invito a continuare a svolgere serenamente il suo quotidiano lavoro come ha sempre fatto fino ad oggi.”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui