CASERTA – È stata una sala gremita e commossa quella che stamattina, nella Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, ha partecipato alla performance del pianista iraniano Ramin Bahrami, considerato dalla critica tra i più grandi interpreti al mondo della produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach.

La Rassegna internazionale di musica classica, corale e polifonica “Muse e Musei – Racconto di arte, storia e fede in Terra Laboris” ha deciso di dedicare ai detenuti e al personale di sorveglianza del Carcere un’originale anticipazione del ricco cartellone di eventi che, nei prossimi quattro mesi, accenderà i riflettori sulla Provincia di Caserta e sui suoi Musei Diocesani. “Siamo veramente orgogliosi di aver tenuto a battesimo l’incontro tra questi due mondi” ha dichiarato il Presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi “segno che l’espressione vera della libertà travalica anche le grate delle celle di un carcere. La giornata di oggi sia un omaggio e uno stimolo a guardare al futuro con maggiore serenità, nel segno del riscatto sociale”. A dare il via all’evento, unico nel suo genere, è stato il Direttore della Casa Circondariale, Francesco Saverio De Martino, che ha detto : “Ringrazio, a nome del personale e dei nostri ospiti, per questo regalo che ci hanno fatto. Avere il maestro Bahrami qui da noi è un grande onore e una grande responsabilità, dato il suo talento e la sua vastissima produzione musicale. Certo, consentitemi di dire che quando ho letto che una delle sue opere s’intitola ‘L’arte della fuga’ mi sono preoccupato… Un grazie di cuore e un abbraccio da parte di tutti noi”. Ma il merito di aver trasformato lo spettacolo in una festa va ai reclusi, che sono saliti sul palco e si sono esibiti raccogliendo applausi e consensi : Ferdinando Ciarelli, un talentuoso fisarmonicista che ha interpretato un tango del grande maestro argentino Astor Piazzolla; Nicola Cortese, che ha vestito i panni dell’attore, leggendo il secondo dei saggi inediti firmati dallo scrittore Diego De Silva, dal titolo “Errore”; Giuseppe Cacciapuoti, che con la sua chitarra ha fatto sognare l’intera platea sulle note di “O sole mio”. Ma ad impreziosire questa singolare anticipazione della Rassegna “Muse e Musei” è stato senza dubbio “il mago del suono” Ramin Bahrami, che ha letteralmente incantato il pubblico presente in sala, eseguendo due brani di Bach e Scarlatti e confidandosi con i detenuti. “E’ un onore e un piacere portare la musica qui, dove sembra che la libertà sia un miraggio” ha spiegato “E invece non è così : la vera libertà è quella di pensiero. Nell’arte, nella musica si può trovare libertà anche quando esiste il disagio. Vi auguro con tutto il cuore di uscire da qui con la mente più libera di prima”. E, spinti dall’entusiasmo, i detenuti hanno scritto la parola fine sull’evento con una esibizione di gruppo, dove – accompagnati da fisarmonica e chitarra – hanno intonato tutti insieme un capolavoro della musica italiana : “Caruso” di Lucio Dalla. “Esemplare” ha commentato Jolanda Capriglione, Direttore Artistico della Rassegna “questo è l’aggettivo che mi sento di dare a una giornata come questa, sintomatica dell’attenzione che questa amministrazione provinciale pone al tema della formazione, nell’ottica della crescita di ogni individuo”.

 

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