CAIAZZO – Natale, un festività cristiana, precisamente la nascita di Gesu’, cattolici o meno, adulti e bambini, buoni e cattivi,veniamo tutti in un certo senso trasportati da questa festa, le tradizioni gastronomiche, i regali, l’albero, gli addobbi, un po’ di soldini vengono spesi, chi piu’ e chi meno. C’è chi dopo il solito gustoso e luculliano pasto va il Chiesa e c’è poi chi il Natale è lo vive come un momento di tristezza e solitudine,

io personalmente un tempo amavo il Natale,i miei genitori,i miei parenti,ci si radunava tutti e tra una battutta e l’altra era allegri. Ora le cose sono cambiate,mio padre è morto,mia madre ha quasi 80anni e io sono su una sedia a rotelle, amici e parenti ci hanno mollati, mia mamma non ha piu’ la capacità e la forza di preparare grandi cose, io sono un peso anche per me stesso e quindi il Natale è cambiato, almeno per la mia famiglia !!! Questa vigilia,eravamo io e lei,abbiamo guardato un po’ di televisione e alle ventidue e trenta,ce ne siamo andati a letto, certamente non sono il solo, chissà in Italia o nel mondo quanta gente, quella sera ha pianto.

Quindi mi venne un assurda idea,cioè di chiedere un dono,un dono che per me potrebbe essere l’inizio per una nuova vita,un paio di gambe nuove,una carrozzina elettrica,inviai l’articolo solo a due testate,una al nord cioè all’Avvenire e una al Sud a Campanianotizie.com,mi furono pubblicate immediatamente tutti e due ! Vi garantisco che subito dopo la pubblicazione,il mio cellulare, il telefono e la posta elettronica, impazzirono,il primo a chiamarmi fu un pezzo grosso della finanza Italiana, nonostante fosse il giorno di Natale, mi fece contattare dopo circa dieci minuti , da uno dei piu’ grandi rivendotori e il gioco è fatto, avevo già la carrozzina !

Mi telefonò un famoso cantante Italiano, vari imprenditori del nord-est, diverse fondazioni, il segretario di un “politico”noto della Lega Nord, vi assicuro che avrei potuto aprire un negozio di carrozzine, tante sono state le persone pronte a farmi questo dono. Alla fine della giornata,mi telefonò un Sindaco del Beneventano,pronto ad acquistarla lui personalmente, ho ricevuto una grande attenzione e una grande dimostrazione che la gente buona esiste ancora, ma…….mi avesse chiamato un solo Sacerdote o qualsivoglia Ministro di Dio,mi avesse chiamato un Caiatino almeno per esprimermi solidarietà e amicizia, mi avesse chiamato un solo parente o vecchio amico !!! La crisi è brutta è vero, ma un tempo le persone si volevano piu’ bene, non c’era da mangiare,ma lo si divideva con il vicino,c’era piu’ solidarietà,piu’ rispetto,piu’ amore,cosa aggiungere,io oggi nonostante i miei problemi di salute,sono felice grazie alla bontà del genere umano !!!

Auguro a tutti voi un buon anno,un anno di salute e serenità e vi prego, non dimenticate coloro che soffrono, le persone anziane, i malati, le persone sole, non immaginate neppure lontanamente quanto sia bello,ricevere una visita e chiacchierare per qualche minuto.

 

Roberto Diiorio

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