CASERTA – Si è riunito oggi, lunedì 19 dicembre 2011 presso la sede provinciale della CISL, il Consiglio Generale della FNP, Federazione dei Pensionati. Alla riunione, introdotta da una relazione del Segretario Generale territoriale della Categoria Mario DI IORIO, hanno partecipato, con interventi molto apprezzati dai Consiglieri, il Segretario Generale della CISL di Caserta Carmine CRISCI e il leader regionale dei Pensionati CISL Giuseppe GARGIULO. Quest’anno il tradizionale appuntamento per lo scambio di auguri di Natale si è trasformato in un dibattito vero ed appassionato intorno ai temi della crisi e della manovra del Governo MONTI che colpisce in maniera prevalente proprio i pensionati.

Nella sua relazione il Segretario Generale Mario DI IORIO ha messo il dito nella piaga: il Governo ha colpito i “soliti noti” e per di più senza alcuna concertazione con le forze sociali, alle quali è stata riservata solo un’informazione di cortesia. La CISL, e con essa la FNP, che hanno praticato molta responsabilità nella loro azione sindacale, anche nei confronti di un Governo come quello Berlusconi, non possono accettare una manovra che ignora il sindacato e colpisce redditi già falcidiati come quelli dei pensionati che hanno già perso negli anni l’aggancio alla dinamica salariale. Il fatto che il Governo abbia rivisto la sua posizione iniziale e abbia deciso la rivalutazione delle pensioni fino a 1.400 euro lordi è comunque dovuto alla grande mobilitazione del sindacato, ma essa non è sufficiente, specie nel Mezzogiorno dove sul magro reddito di pensione grava la “tassa occulta” del mantenimento dei figli disoccupati o che hanno perso il lavoro. Pertanto la mobilitazione della CISL e della FNP continua, anche nei giorni di Natale, con presidi alle Prefetture e al Parlamento, per ottenere che il necessario rigore si coniughi con quell’equità sociale che il Governo ha promesso all’atto del suo insediamento e che è stata rapidamente smentita dalla manovra. A questa mobilitazione i Pensionati CISL di Caserta daranno un grande contributo di presenza come è già avvenuto in occasione dello sciopero del 12 dicembre. Nel dibattito, seguito con grande interesse e partecipazione, tutti gli intervenuti hanno rimarcato la necessità di far valere le istanze dei pensionati ai fini di una modificazione profonda della manovra, perché a pagare non possono essere solo i lavoratori e i pensionati, mentre la politica continua a mantenere sostanzialmente inalterati i suoi privilegi. L’intervento del Segretario Generale della CISL di Caserta Carmine CRISCI si è concentrato sugli scenari che stanno dietro la manovra del Governo, sull’origine e sulla natura della crisi e sugli effetti futuri che la n manovra comporta. In un territorio come il nostro, già al centro di grandi processi di de-industrializzazione, la crisi aggrava ancora di più le condizioni di vita dei lavoratori e dei pensionati. CRISCI ha inoltre denunciato l’irresponsabilità della politica che ha portato all’attuale situazione, la sua abdicazione dai compiti e dai doveri a cui è chiamata, la sua illusione di potersi nascondere dietro il ”governo tecnico” a cui affidare ciò che essa non è stata in grado di fare, per poi ritornare a praticare i suoi riti. Questa è una pericolosa illusione -ha denunciato il leader della CISL di Caserta- come è illusorio credere di poter fare a meno della concertazione e del consenso sociale, perché senza il sindacato la disperazione crescente può rappresentare il terreno ideale per avventure pericolose che il nostro Paese ha già conosciuto. Pertanto la concertazione e la valorizzazione del ruolo del sindacato sono fondamentali non solo ai fini dell’equità sociale ma anche a quelli della tenuta democratica e della stessa efficacia delle politiche di uscita dalla crisi. Infine CRISCI ha affrontato le questioni che attengono alla qualità delle istituzioni e della politica locali, assenti dai problemi reali della gente, incapaci di essere interlocutori delle politiche che occorrono al territorio. Nelle sue conclusioni il Segretario Generale della FNP regionale Giuseppe GARGIULO, dopo un’attenta esamina della natura della crisi, ha affrontato i problemi che investono la tenuta del sindacato. Senza la CISL, senza l’azione di BONANNI tesa a non perdere di vista il compito fondamentale di un sindacato serio e responsabile che è quello di contrattare con qualunque Governo, il sindacato italiano avrebbe fatto la fine dei maggiori sindacati europei -Francia, Gran Bretagna, gli stessi USA- ridotti in condizioni di minorità politica e contrattuale. E’ stata l’ostinazione della CISL ad impedire una deriva del sindacalismo confederale nel Paese, nonostante la tenacia della CGIL nel perseguire una strada senza sbocchi a causa dei rapporti organici con la politica. E’ questo il motivo per il quale la CISL oggi è in prima linea nel rivendicare un cambiamento essenziale di rotta sia nel merito della manovra che nei rapporti tra Governo, politica e sindacato. La CISL ha lavorato per un cambio di passo nei mesi scorsi, nella direzione non di un governo tecnico che libera la politica dai suoi doveri, ma di un Governo di larghe intese che invece obbligasse la politica a fare i conti con i contenuti e non con gli schieramenti. La strada scelta dalla politica, invece, è stata miope e dannosa per il Paese, specie per i ceti popolari, mentre i privilegi della casta e quelli dei ceti facoltosi restano invariati. Pertanto la FNP, insieme alla Confederazione, è impegnata da un lato nella mobilitazione per cambiare la manovra; dall’altro a lavorare per adeguare tutta l’Organizzazione ai nuovi compiti, per rafforzare i legami con i nostri iscritti, per creare maggiore radicamento nei territori, per avanzare ancora lungo la strada dell’autonomia. Infine il Consiglio Generale, preso atto delle dimissioni da componente della Segreteria della FNP di Caserta di Gaetano ROMANIELLO, ha proceduto, su proposta del Segretario Generale Mario DI IORIO, all’elezione del nuovo componente della Segreteria nella persona di Giovanni BELLO, dirigente di lunga e provata esperienza sindacale prima nella Federazione degli Edili, la FILCA, e poi come operatore dell’INAS, il Patronato della CISL, il quale ha ricevuto l’unanimità dei suffragi.

 

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