LETINO – Un piano urbanistico a consumo zero di suolo: senza zone di espansione . Letino all’avanguardia nel campo dell’urbanistica ambientale. Dalla teoria alla pratica. Nel gergo della pubblica amministrazione le chiamano “best practises” o buone pratiche. Bisogna salire un po’ in alto sulla terrazza della Campania. Benevenuti a Letino. E’ qui che troviamo un significativo esempio di sviluppo eco-compatibile o più correttamente sostenibile. E’ qui che, dopo il suo iter procedurale è entrato in vigore il nuovo piano urbanistico comunale (PUC) per il comune guidato dal sindaco, Antonio Orsi, a capo della maggioranza civica “Andiamo avanti”, che ha fatto dello sviluppo eco-sostenibile. E non è slogan di moda da sbandierare nei convegni. E’ prassi e lo sarà ancora di più. Un esempio: è l’unico comune che in provincia non ha previsto, nella nuova pianificazione urbanistica e comunale, le zone C, cioè quelle di espansione edilizia proprio per puntare, massimamente, al recupero del tessuto edilizio esistente. Insomma un territorio a “zero consumo” del suolo agricolo e rurale seconda la valorizzazione delle risorse ambientali ed agro-alimentari (da poco è stata anche affidata la gestione del vecchio mulino a casa didattica nel campo della biodiversità) su cui sta facendo leva l’amministrazione che ha portato al termine un altro risultato significativo sempre nel campo della fruizione compatibile e rispettosa dell’ambiente: rendere possibile l’accesso nelle grotte di Cauto, sito speleologico che si trova alle spalle della diga centenaria dove si riversa il Lete. Come? Con l’installazione di una scala di acciaio di quasi venti metri che consentirà di “inabissarsi” nel tratto iniziale delle grotte. Teoria (poca) e pratica (molta) e comunque sufficiente per una linea di crescita rispettosa dell’ambiente che punta anche alla valorizzazione delle risorse culturali ed umane.Ricordiamo che Letino è stato tra i promotori del corteo di protesta- proposta davanti all’ex provveditorato a Caserta per la tutela delle scuole di montagna. Un esempio soprattutto per gli altri comuni dell’area parco , specie per quelli di alta montagna .Vediamo tecnicamente in sintesi come è avvenuto. Due gli indici che hanno motivato questa scelta di uso sostenibile dell’ambiente in ordine all’uso delle risorse territoriali come nelle zone agricole e forestali( avviato anche un innovativo piano di assestamento boschivo) .Proprio in riferimento a queste ultime i titoli abilitativi per costruire in queste zone del territorio comunale saranno rilasciati esclusivamente ad aziende agricole, cooperative di produttori agricoli e singoli purchè imprenditori agricoli a titolo professionale e questo riduce enormemente il campo di applicazione di chi vuole insediarsi o costruire in maniera impropria in parti del territorio vocate e destinate alle esigenze agricole e non per insediamenti puramente abitativi

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