NAPOLI – Favorire una migliore conoscenza dell’uso sociale dei beni confiscati alla camorra, della cultura della legalita’ e delle regole democratiche, delle modalita’ di funzionamento delle pubbliche amministrazioni, dei meccanismi attraverso i quali si genera e si esercita la corruzione politica ed economica.

Questo e’ lo scopo dell’intesa stabilita tra il Centro interuniversitario campano ‘Lifelong learning’, la facolta’ di Giurisprudenza della seconda universita’ di Napoli, la facolta’ di Scienze politiche della Federico II, l’associazione Libera e il comitato don Peppe Diana che sara’ presentata domani alle ore 10, presso la facolta’ di Giurisprudenza della seconda universita’ di Napoli, a palazzo Melzi a Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Grazie al protocollo saranno promossi, realizzati e sviluppati interventi formativi rivolti ad adulti campani, in particolare a studenti, tesisti, tirocinanti, dottorandi, docenti a diverso livello e funzionari della pubblica amministrazione attraverso una programmazione annuale. Il compito di definire la programmazione generale delle attivita’ da realizzare e’ stata affidata alla Consulta regionale sull’economia sociale per la valorizzazione dei beni confiscati. Con questa intesa il mondo accademico prova a valorizzare il patrimonio di esperienze, competenze e risorse umane dell’associazionismo e della cooperazione sociale impegnata in questi anni sul territorio campano sui temi dell’uso dei beni confiscati e della cultura della legalita’ per realizzare percorsi formativi e diffondere buone pratiche. Gia’ nei prossimi mesi saranno realizzate due distinte attivita’ formative una sperimentale per formare e l’altra, sugli stessi temi rivolta a funzionari della pubblica amministrazione. La conferenza sara’ presieduta dal preside della facolta’ di Giurisprudenza Lorenzo Chieffi e dal preside della facolta’ di Scienze politiche Marco Musella.

 

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