Domenica 24 Aprile 2016, V Domenica del Tempo di Pasqua. Nel passo del Vangelo di Giovanni che leggiamo domenica prossima 24 Aprile, V domenica del tempo di Pasqua, ci viene riproposto il rapporto “intenso, stretto, vivo” tra i discepoli e il Cristo Risorto. Nell’ultima cena, “dopo aver annunziato di essere colui che dona la vita in obbedienza alla volontà del Padre”, Gesù raccoglie i discepoli per tenerli uniti a sé per l’eternità.
È dopo aver vissuto la Pasqua che forse si comprendono meglio le parole di Gesù nell’ultima cena, ci dice Mons. Angelo Spinillo: “Gesù parla di una glorificazione, il Padre vive nella presenza del figlio in mezzo a noi. Il Cristo glorifica il Padre perché vive in piena comunione con lui: questa unione così intensa è quella unione che noi stessi siamo chiamati a vivere sia con Dio che con suo figlio. Ecco perché Gesù esorta i discepoli ad amarsi gli uni gli altri perché da come si ameranno, così il mondo riconoscerà l’amore di Dio. Dare gloria a Dio, dunque, è fatto di quel vivere quotidiano nel nome del Signore”.

 

 

 

 

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