I malati di Covid ricoverati al Cotugno di Napoli sono tutti non vaccinati per scelta personale. E intanto crescono i ricoveri: il Cotugno, in due settimane, è passato da 60 a 80 malati ospitati nei 100 posti letto, dedicati in questa nuova fase della pandemia, all’assistenza per infezioni da Sars-Cov-2. In particolare ci sono 50 pazienti nelle aree di degenza ordinaria, 23 in terapia subintensiva (su 32 posti letto) e 7 in terapia intensiva. L’età dei ricoverati oscilla in una forbice che va tra i 25 ai 70 anni. In area critica, intubati, ci sono i pazienti più fragili per età e concomitanti patologie. A Napoli oltre al Cotugno ad ospitare pazienti Covid ci sono anche i due policlinici e il Loreto Nuovo. Nel policlinico collinare ci sono in tutto 7 pazienti Covid ricoverati in degenza di malattie infettiva e Medicina. Nel dettaglio: a Malattie infettive edificio 18 ci sono 3 pazienti su 6 posti letto. In ginecologia all’edificio 9, presso il centro regionale di riferimento per le gravide con il Covid ci sono 4 donne ricoverate su 6 posti disponibili. Nessun posto è libero in quanto due sono occupati da donne in osservazione. Infine nella unità di Pediatria Covid sono tutti occupati i 4 posti letto disponibili. Altri 5 pazienti sono ricoverati nelle unità Covid dell’altro policlinico dell’Università Vanvitelli, presso gli spazi dedicati nei padiglioni di Cappella Cangiano mentre il policlinico del Centro storico è Covid free. Passiamo al Loreto: qui tra alti e bassi allo stato risultano ricoverati 23 pazienti in degenza rispetto ai 50 posti letto attivi). Altri 7 su 10 sono in terapia sub-intensiva e un solo paziente è ospitato in area critica (una persona anziana affetta da altre patologie concomitanti) su 4 posti in totale dedicati alla terapia intensiva. Crescono anche i casi da quarantena, asintomatici o paucisintomatici: sono 13 quelli ricoverati nel Covid residence dell’ospedale del Mare dotato di una guardia infermieristica e medica ma nessuno è di Capri con cui la Asl Napoli 1 aveva stipulato una convenzione nell’ambito del protocollo “Capri Covid free”. Anche in questi presidi si conferma la assoluta prevalenza di pazienti non vaccinati ovvero qualche caso sporadico di vaccinati con singola dose, spesso AstraZeneca, a cui non è stato dato seguito con il richiamo neanche eterologo. C’è infine il Cardarelli che a fronte dell’affollamento record dell’area del pronto soccorso per patologie ordinarie che viaggia costantemente sopra la soglia dei 100 malati in attesa in triage e Osservazione breve intensiva ha soli 3 pazienti Covid ricoverati nel padiglione M (ex intramoenia). «In questo periodo – spiega il manager Giuseppe Longo – abbiamo 3 soggetti ricoverati di cui uno in terapia intensiva. È attiva solo la palazzina M e per disposizione dell’unità di crisi unicamente per i pazienti Covid che giungono a noi nell’ambito delle reti tempo dipendenti e in emergenza urgenza per infarto, ictus o politrauma». Nessun accesso Covid se non qualche sporadico caso sospetto anche negli altri presidi della Asl Napoli 1 attivi con un pronto soccorso, in particolare il Pellegrini e San Paolo.

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