C’e’ la conferma ufficiale: la velocita’ della luce e’ stata superata. I neutrini sono piu’ veloci della luce di circa 60 nanosecondi. Il risultato e’ ottenuto dall’esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern verso i Laboratori del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

”Questo risultato e’ una completa sorpresa”, ha osservato il responsabile del rivelatore Opera, il fisico italiano Antonio Ereditato dell’universita’ di Berna, commentando i dati che dimostrano che e’ stata superata la velocita’ della luce. ”Dopo molti mesi di studi e di controlli incrociati – ha detto – non abbiamo trovato nessun effetto dovuto alla strumentazione in grado di spiegare il risultato della misura. Continueremo i nostri studi e attendiamo misure indipendenti per valutare pienamente la natura di queste osservazioni”.

Secondo Ereditato ”il potenziale impatto sulla scienza e’ troppo grande per trarre conclusioni immediate o tentare interpretazioni. La mia prima reazione – ha aggiunto – e’ che il neutrino ci sorprende ancora una volta con i suoi misteri”. Per questo motivo i dati saranno presentati ufficialmente oggi pomeriggio al Cern di Ginevra, in un seminario. L’obiettivo, ha spiegato il ricercatore, ”e’ sottoporre a esame i risultati da parte della piu’ ampia comunita’ della fisica delle particelle”.

”Questa non e’ un’impresa con un solo uomo al comando, ma un lavoro di gruppo”: il coordinatore della collaborazione internazionale Opera, Antonio Ereditato, non si sente affatto il protagonista della ricerca che ha portato a dimostrare che la velocita’ della luce e’ stata superata. Con lui lavorano infatti circa 160 ricercatori di 30 istituzioni e 11 Paesi. ”Sono molto contento ed ho la fortuna di condividere questo risultato con tanti colleghi validissimi e non mi sento di dire che si tratta di un mio risultato: e’ un risultato del mio gruppo. E’ il frutto di un lavoro complesso e gratificante, nel quale l’aspetto del gruppo e’ stato importantissimo”. Come avete accolto i dati? ”Siamo molto meno eccitati dei media. Certamente ci rendiamo conto che questa scoperta colpisce l’immaginario collettivo, ma per noi e’ stata una misura di precisione lungo un percorso alla fine del quale eravamo convinti di trovare un risultato negativo. Scoprire che non era cosi’ e’ stata una grossa sorpresa”.

Napoletano, 56 anni, Ereditato ha studiato a Napoli e poi ha lavorato in molti centri di ricerca all’estero. Da cinque anni dirige l’Istituto di Fisica delle particelle dell’universita’ svizzera di Berna. E’ coordinatore della collaborazione internazionale Opera, nell’ambito dell’esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso), nato dalla collaborazione fra il Cern di Ginevra e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). ”Grazie a questa opportunita’ sono in contatto costante con l’Italia”, ha detto il ricercatore, che lunedi’ partecipera’ al seminario sui risultati dell’ esperimento organizzato nei Laboratori del Gran Sasso.

Una scoperta sorprendente che ”potrebbe avere conseguenze enormi, cambiando il nostro modo di vedere l’universo”. Cosi’ il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Roberto Petronzio commenta i dati secondo i quali e’ stata superata la velocita’ della luce. Anche se i dati mettono per la prima volta in crisi la Teoria della relativita’, ”Einstein non muore”, afferma Petronzio. ”I fenomeni osservati – spiega – non riguardano certamente la vita di tutti i giorni. Bisogna considerare che la Teoria della Relativita’ di Einstein coinvolge effetti su larga scala, misurati sulle distanze cosmiche”. Facendo delle ipotesi, una delle possibili conseguenze potrebbe essere che lo spazio-tempo non e’ continuo: questo e’ un effetto reale, ma che non si percepirebbe nell’esperienza diretta.

”E’ come pensare a far scorrere la mano su una superficie liscia al tatto, ma che vista a livello atomico e’ un colabrodo. La mano pero’ ha una dimensione tale da non percepire la realta’ al livello degli atomi”. Se i neutrini sono piu’ veloci della luce, aggiunge, ”non vuol dire che non c’e’ piu’ una velocita’ limite”. Accade qualcosa di simile a quanto e’ avvenuto in passato con la meccanica di Newton e Galileo: ”sono ancora valide, ma non alla luce della meccanica quantistica”. Tuttavia proprio a causa di questa portata rivoluzionaria e dirompente c’e’ da aspettarsi che questa scoperta all’inizio avra’ una vita tutt’altro che facile. ”Adesso ci sara’ un’ondata di scetticismo, come e’ sempre accaduto per tutte le grandi scoperte. Basti pensare – aggiunge – che la teoria sull’effetto fotoelettrico che porto’ Einstein ad avere il Nobel all’inizio era stata bollata come bizzarra”. Non c’e’ pero’ dubbio che, se la teoria sara’ confermata, ”lavoreremo su questo per anni perche’ ha una portata fondamentale”.

 

 

 

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