Da Capodichino a Poggioreale, dal Parco Archeologico di Municipio al completamento del Duomo. È una Partenope che si prepara a implementare il trasporto su ferro: arriva infatti un importante cambio di vertice alla direzione di Metropolitana Spa, destinato ad accelerare il piano di completamento della metropolitana cittadina e, di conseguenza, ad aumentare le offerte dei servizi per utenti e turisti. Il Consiglio d’Amministrazione della Metropolitana di Napoli Spa ha nominato l’avvocato Paolo Carbone come suo nuovo presidente. Carbone succede così a Ennio Cascetta, che si è dimesso dalla carica nei giorni scorsi e che sta già seguendo, per conto di Metropolitana il progetto del Museo Aperto della Metropolitana, cioè il Mam. Il neo presidente Paolo Carbone, avvocato, nato a Napoli nel 1966, vanta una lunga esperienza nel campo del diritto amministrativo e societario, numerosi incarichi universitari ed esperienze internazionali. Nonché una particolare esperienza nel campo della transizione ambientale e dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità. L’obiettivo principale del suo mandato, lo stesso per il quale – spiegano da Metropolitana Spa – «Il Cda ha proceduto alla nomina», tiene «considerazione delle sue competenze per proseguire al meglio il percorso di realizzazione della metropolitana di Napoli», come il completamento di Capodichino e dei relativi cantieri. Inoltre, andranno risolte alcune questioni (spinose) come quella della riapertura del cantiere che da Poggioreale arriva a Capodichino fermo dopo il crollo avvenuto nel cimitero. Non mancano però anche numerose sfide importanti per la città come l’apertura definitiva di piazza Municipio, con l’annessa realizzazione del Parco archeologico, la copertura definitiva della stazione Duomo, con la sistemazione di tutta l’area archeologica a cominciare dal tempio Isolimpico al termine del quale si potrà provvedere alla sistemazione della cupola. Ultimo ma cruciale: l’obiettivo della prosecuzione del centro direzionale fino a Capodichino.

Investimenti e valorizzazione. Sarà una Napoli in grado di viaggiare tutta su ferro, insomma, quella in arrivo. Senza contare poi il recente progetto del Museo Aperto della Metropolitana, seguito – come già ricordato – dall’ex presidente di Metropolitana Spa Cascetta. L’operazione si prefigge di valorizzare le “Stazioni dell’Arte” progettate in città da architetti di fama internazionale, quasi tutte visitate da svariate centinaia di migliaia di turisti all’anno. Otto grandi imprese hanno deciso di investire nelle stazioni partenopee, che vantano fiumi di recensioni entusiaste dei turisti su Tripadvisor. Previste installazioni d’arte contemporanea anche nelle fermate in periferia. Tornando sui risultati già raggiunti da Metropolitana, nei 5 anni di presidenza Cascetta, si sono raggiunti molti risultati come l’apertura di stazioni e piazze attese da tempo come Duomo, Garibaldi e Municipio (con alcuni dei lavori che si trovano ancora in fase di completamento). La Metro ha favorito la rinascita di ben 15 piazze in città. Una delle più importanti tra queste è stata sicuramente quella della stazione di piazza Garibaldi. «Siamo ormai prossimi – ha spiegato Cascetta al Mattino nei giorni scorsi – al completamento della stazione di Municipio, di Centro Direzionale, di Tribunali al completamento delle opere civili della linea 6 da Mergellina a piazza Municipio».

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