Osservato dai satelliti lo scongelamento del permafrost, il terreno perennemente ghiacciato che custodisce ‘allarmanti’ giacimenti di gas serra. L’evoluzione del permafrost e’ ‘visibile’ grazie alla combinazione di una serie di dati monitorati dai satelliti per l’osservazione della Terra dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e i risultati miglioreranno le previsioni dei futuri scenari climatici.

Con il termine permafrost vengono definiti i terreni perennemente gelati, la gran parte di questi si trovano nell’emisfero Nord come in Canada e Siberia, e recenti studi li considerano una vera e propria bomba climatica a orologeria. Il motivo delle preoccupazioni e’ dovuto al fatto che questi terreni, in gran parte ghiacciati ininterrottamente da almeno 10.000 anni, custodiscono in profondita’ grandi quantita’ di materiali organici e gas, in buona parte metano. Gli effetti del riscaldamento globale stanno portando allo scioglimento di queste terre e alla liberazione nell’atmosfera di gas serra, difficile pero’ da quantificare, che accelerano ulteriormente il fenomeno. L’Esa rende noto che anche se dallo spazio questo fenomeno non e’ direttamente misurabile, un serie di dati come temperatura superficiale, umidita’ e variazioni del terreno possono fornire preziose informazioni. Grazie a una serie di satelliti, in particolare Envisat e la serie Sentinel ideate per il progetto di Monitoraggio Globale Europeo per l’Ambiente e la Sicurezza (Gmes), sara’ possibile ottenere un ‘visione’ completa del fenomeno e comprendere meglio le evoluzioni future del clima.

 

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