Mezzo minuto. Molto meno del tempo che si impiega per una tazzina di caffe’. Tanto basta per misurare il proprio battito cardiaco e capire se siamo di fronte ad un caso di fibrillazione atriale. ‘Ascolta il tuo cuore, mezzo minuto per salvarti la vita’ e’ questo lo slogan di un congresso che pone al centro dell’attenzione la prevenzione sul grave problema dell’aritmia cardiaca. La piu’ diffusa aritmia (in Campania ne soffrono 50mila persone) che puo’ quintuplicare il rischio di ictus cerebrale in quanto altera il normale flusso del sangue all’interno del cuore, facilitando la comparsa di emboli. E’ questo l’invito del dottor Maurizio Santomauro, dirigente medico della Federico II, presidente dell’Associazione emergenze cardiologiche che partecipa alla campagna di sensibilizzazione sulla fibrillazione atriale realizzata dall’associazione Lotta alla Fibrillazione. L’iniziativa si terra’ domani presso il Centro Congressi Federico II in via Partenope 36 a Napoli a partire dalle ore 9. Ai cittadini sara’ distribuito materiale informativo sulla patologia. La campagna “StopFa’ (stop alle fibrillazioni atriali) promossa da Antonio Raviele che ha preso il via a inizio 2011 si concludera’ in occasione del congresso che si terra’ a Venezia dal 9 al 12 ottobre. A questo scopo e’ attivo il sito web www.stopfa.org che offre tutte le informazioni utili sulla prevenzione, sulla diagnosi e sul trattamento della patologia. “Oggi in Campania soffrono di fibrillazione atriale circa 50 mila persone – spiega il dottor Santomauro – purtroppo molti non sanno di avere questa aritmia che, nei soggetti over 50 mette a rischio anche il cervello perche’ aumenta di molto il rischio di ictus. Insieme all’automisurazione dei battiti e’ fondamentale controllare regolarmente dal medico la pressione, perche’ almeno sette persone su dieci con fibrillazione atriale sono anche ipertese”.

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