“Devo dire che la decisione non mi soprende, ma dico a Narducci che sono onorato di averlo in Giunta e deve andare avanti perché noi siamo molto più avanti anche dei probiviri dell’Anm “. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris,

commentando il procedimento disciplinare contro Narducci per essere diventato assessore comunale nella stessa città in cui ha svolto attività di magistrato. “Narducci ha scelto di muoversi in politca e impegnarsi per il bene della città anche guadagnando di meno – ha affermato – consapevole che non potrà tornare a essere magistrato a Napoli”. “I probiviri dell’Anm oggi si occupano anche di Miller – ha sottolineato – dov’erano, nel 2007, quando pochi giorni dopo la perquisizione a Bisignani predisposta da me, lo stesso Miller fece un’ispezione sul mio lavoro? Oggi Miller dice che si astiene perché conosce i magistrati, nel mio caso non si è astenuto, anzi ha condotto fino in fondo quell’attività ispettiva che ha portato alla mia rimozione, all’avocazione di indagini”. Una avocazione che, precisa l’ex pm, “é illegale tant’è che lunedì verrò sentito al Tribunale di Salerno come testimone”. “Forse se i probiviri fossero stati un po’ più probi e attenti in quel periodo – ha aggiunto – non saremmo arrivati a questo punto”. Il sindaco ha ricordato che Narducci “da magistrato ha condotto indagini importantissime sul rapporto tra politica e camorra”. “Non sono preoccupato – ha concluso – ma contento di averlo in Giunta”

 

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