NAPOLI – “Piena fiducia alla Magistratura, ma c’è la necessità di conoscere presto la verità sul nuovo scandalo che si è abbattuto sulla sanità in Campania”. E’ quanto affermano Anna Rea e Osvaldo Nastasi, rispettivamente segretari della UIL e della UIL Fpl Campania, dopo il ciclone che si è abbattuto sul Cardarelli e Villa del Sole e che vede coinvolti nomi importanti della sanità regionale.

“Ha ragione il Ministro della Salute in merito alla necessità di cambiare la legge e di non prorogare l’attuale regime dell’intramoenia allargata, – affermano i due segretari, – così come è evidente che tale modifica, in Campania, deve essere accompagnata da una verifica e dal controllo rigoroso di quanto è stato fatto dalle aziende con le risorse, ed esattamente con gli 83 milioni di euro che nel 2007 sono stati attribuiti alle ASL per gli spazi da adibire proprio all’attività intramoenia nelle aziende”. “Il sistema sanitario della Campania è già attraversato da una profonda crisi e più volte la UIL e la UIL FPL Campania hanno denunciato il deficit dei livelli di assistenza e le lunghe attese dei pazienti della regione per essere curati, – affermano Rea e Nastasi, – così come l’incertezza o meglio la volontà di non organizzare e controllare il sistema, tutti atteggiamenti che lasciano spazio anche a comportamenti ‘criminali’. Non bisogna dimenticare, però, che nel servizio sanitario regionale vi sono migliaia di professionisti che, quotidianamente, anche in assenza di certezze ed in mezzo a tante difficoltà, come succede ai tantissimi precari del settore, garantiscono l’assistenza negli ospedali e nelle ASL della nostra regione” concludono i due Segretari regionali. A tutela dei cittadini e dei lavoratori della sanità, la UIL e la UIL Fpl verificheranno nei prossimi giorni la possibilità di costituirsi parte civile nel processo che si aprirà nei confronti dei protagonisti di questo nuovo scandalo sanitario in Campania.

 

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