NAPOLI – Discreto successo di pubblico per l’ultimo incontro del ciclo di seminari indetti dalla “Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti della Campania”. Il convegno – che si è svolto nella suggestiva cornice della biblioteca della sede napoletana del Tribunale amministrativo regionale – ha visto come relatori l’Avv. Carlo Saltelli, Consigliere di Stato e l’Avv. Felice Laudadio. A fare gli “onori di casa” l’Avv. Luigi Maria D’Angiolella che ha introdotto la relazione dei prestigiosi oratori sul tema “la tutela cautelare”. L’incontro, che si è svolto in clima colloquiale e per nulla formale, ha permesso di fotografare lo stato dell’arte – a poco più di un anno dall’entrata in vigore del nuovo codice amministrativo – in tema di tutela cautelare. Prezioso il contributo del Consigliere Saltelli, che ha effettuato una panoramica dei principali strumenti di tutela di cui il cittadino può usufruire, in sede cautelare, per non vedere leso il proprio interesse, durante il tempo necessario a definire il giudizio. Come altrettanto significativo è stato l’intervento dell’Avv. Laudadio che – da stimato professionista qual è – ha dato al proprio contributo un taglio dogmatico di sicuro spessore. Da registrare l’intervento del Prof. Avv. Antonio Palma, coordinatore della Commissione Procedura Amministrativa del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, che ha evidenziato di buon grado l’ottima risposta di pubblico che il ciclo di incontri ha registrato, sottolineando – in riferimento al tema dell’incontro – come, grazie agli strumenti disposti dal nuovo codice del processo amministrativo, ai giudici sarebbe permesso, già nella fase cautelare del procedimento, decidere il merito delle questioni che gli sono sottoposte, snellendo notevolmente i tempi – solitamente mortiferi – della giustizia italiana. In un periodo di crisi economica – qual è quello che stiamo attraversando – in cui la pubblica amministrazione pare cedere terreno rispetto alla fiducia che i cittadini ripongono in essa, risulta fondamentale un approfondimento ed un confronto aperto sul tema della tutela degli interessi legittimi. Pertanto, non si possono che salutare con piacere iniziative come quella riportata che, aprendosi alla società civile, permettono la divulgazione di concetti di sicura utilità.

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