‘Quel parroco e’ ateo e comunista’: con queste motivazioni il parrocchiano di una chiesa di Marina di Camerota, localita’ balneare del Cilento, ha annunciato di voler abbandonare la Chiesa cattolica per protesta, scrivendo anche una lettera aperta al Papa.

Il parroco in questione e’ don Gianni Citro, ideatore e organizzatore del Meeting del Mare, evento che ogni anno richiama a Camerota migliaia di giovani da tutta Italia. Proprio la nomina di don Gianni due settimane fa ha scatenato l’ira di Alfonso Scarano, avvocato del posto di 63 anni, che in una lettera aperta al pontefice Benedetto XVI ha annunciato la volonta’ di uscire dalla Chiesa cattolica. Motivo della decisione, la nomina di don Gianni Citro a parroco della parrocchia di Sant’Alfonso.

La colpa del parroco, stando alla lettera del fedele dissidente, sarebbe quella di dedicare troppo tempo ”a promuovere spettacoli e a dichiararsi pubblicamente appartenente ad una formazione politica che per sua stessa definizione e’ atea e quindi contraria non tanto all’insegnamento dei valori cristiani ma della stessa esistenza di Dio, cosi’ affermandone la sua negazione”. Di qui la richiesta della cancellazione del proprio nome ”da qualsiasi registro della Parrocchia perche’ non piu’ unito da vincoli di fede e di comunione con la Chiesa cattolica”.

Scarano ha anche disposto che dopo la morte, le sue spoglie siano sepolte in un luogo non consacrato. ”Parole farneticanti e che non meriterebbero alcun commento – risponde don Gianni Citro, da tempo sotto tutela dell’ autorita’ giudiziaria in seguito alle numerose minacce ricevute -. A colpirmi sono stati proprio certi passaggi della lettera e la curiosa affinita’ con le minacce ricevute in passato, da me puntualmente denunciate agli inquirenti. Mi riferisco alle telefonate e ad alcune scritte lasciate sui muri del territorio rivolte al sottoscritto con toni tutt’altro che benevoli”. Don Gianni ha infine voluto difendersi dall’accusa di ”ateismo”. ”Quando vado a votare – ha precisato – sono un privato cittadino. Quando salgo sull’altare, sono il parroco di tutti”.

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