Dopo l’incontro tenutosi a Baronissi, il consigliere regionale Anna Petrone, vicepresidente V Commissione “Sanità e Sicurezza Sociale” e componente della VI Commissione “Politiche Sociali e Ricerca Scientifica”, domani, nell’ex direzione generale della Asl Salerno di Nocera Inferiore, incontrerà i sindaci dei Comuni ed i direttori dei Distretti sanitari dell’Ambito Territoriale S1 che vede il Comune di Scafati capofila. Ne dà notizia un comunicato nel quale è anche scritto: “Continua, in tal modo, l’impegno costante di confronto territoriale per la verifica ed il monitoraggio dello stato delle cose del welfare in provincia di Salerno”.

“Dopo Baronissi, Nocera Inferiore è la seconda tappa di un giro di consultazioni che ho ritenuto doveroso avviare su tutto il territorio salernitano nei cosiddetti ‘avamposti del welfare’ dice Petrone. “Il clamore giornalistico scaturito dall’annuncio del presidente Caldoro di un fondo dedicato, prelevato prevalentemente dal fondo non autosufficienza non utilizzato dai Comuni, che sanerà il debito pregresso dei Comuni nei confronti delle Asl – aggiunge Petrone – non deve essere l’occasione per svuotare completamente il Fondo sociale regionale necessario per il consolidamento degli interventi e servizi sociali già avviati e consolidati sui territori”. “Non dimentichiamo – evidenzia – che i livelli essenziali sono competenza esclusiva dello Stato che deve provvedere al relativo finanziamento mentre alla Regione attiene la competenza esclusiva e, quindi, la relativa copertura in materia sociale. Ben venga l’istituzione di un fondo destinato alla copertura sociale delle prestazioni sociosanitarie ma senza una adeguata regia integrata regionale che ne governi il processo, diventa solo un trasferimento di risorse da un comparto all’altro”. “Il mio compito – conclude Petrone – sarà quello di ascoltare con attenzione il territorio ed evitare lo svuotamento di un sistema di servizi che con grande difficoltà stava cercando di consolidare una logica ‘assistenziale’ di miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini con un occhio particolare a quelli, per diversi motivi, più deboli”.

 

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