Nell’ambito di una vasta operazione portata a termine nelle ultime ore dai Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, dieci persone sono finite nei guai per reati che vanno dalle minacce alle lesioni personali, dallo stalking al danneggiamento, dall’occupazione abusiva di terreni o edifici alle violazioni in materia igienico sanitaria. A Piedimonte Matese, i militari della locale Stazione hanno denunciato a piede libero un 32enne del posto, resosi responsabile di atti persecutori (stalking), nei confronti di una 35enne con la quale aveva intrattenuto una precedente relazione. Attraverso reiterate minacce e molestie anche con continue ed assillanti telefonate e l’invio di sms contenenti frasi offensive ed oscene, e arrivando anche in qualche caso alle percosse e alle gravi minacce, l’uomo aveva cagionato alla vittima un perdurante e grave stato di ansia e paura, ingenerando nella stessa un fondato timore per la propria incolumità fisica. Per una vicenda praticamente identica, è finito nei guai anche un 41enne, sempre di Piedimonte, responsabile di atti persecutori nei confronti della ex moglie. Sempre a Piedimonte, una 44enne del posto, dopo una violenta lite con i familiari, ha danneggiato la porta dell’abitazione dei suoi parenti, dandogli fuoco con l’utilizzo di liquido infiammabile. Nei suoi confronti i Carabinieri hanno ipotizzato il reato di danneggiamento a seguito di incendio e tentativo di lesioni personali. A Gioia Sannitica, un 43enne, commerciante del posto, è finito nei guai per aver aggredito per futili motivi un suo vicino di casa, colpendolo violentemente al volto e provocandogli una seria contusione alla regione zigomatica e frontale, giudicata guaribile con sette giorni di prognosi. Per lui è scattata una denuncia per il reato di lesioni personali. Ad Alife, i militari della locale Stazione hanno denunciato una 23enne del posto, per occupazione abusiva di una abitazione dell’Istituto Autonomo Case Popolari, già precedentemente assegnata ad un’altra famiglia. Per invasione di terreni o edifici, sempre ad Alife, è finita nei guai un’intera famiglia, un 48enne, una 45enne e due 20enni, che si impossessavano di un fondo agricolo, da loro precedentemente preso in locazione e che avrebbero dovuto lasciare come disposto dal giudice del tribunale civile, essendo divenuti insolventi nei confronti del proprietario. Infine a Dragoni, con la collaborazione dei Carabinieri del N.A.S., è stata disposta la chiusura di una azienda conserviera priva dei minimi requisiti igienico sanitari strutturali. Sotto sequestro sono finiti oltre 25 quintali di prodotti alimentari, mentre il proprietario, un 50enne del posto, è finito nei guai per violazioni alla normativa vigente in materia di tutela della salute.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui