MATESE – “Se i parchi hanno senso di esistere è perché hanno un livello di qualità di vita diverso dagli altri territori altrimenti la loro tutela non ha senso. Ecco perchè occorre fare sistema, mettere insieme le risorse dei 20 comuni e le iniziative che abbiamo messo in campo. Solo così potremmo fermare l’emorragia di giovani verso l’esterno e creare sviluppo per le nostre zone” .

Il presidente dell’ente parco, Giuseppe Falco, per quanto con poteri limitati e con tante difficoltà di risorse finanziarie, impugna il senso di una sfida costante da quando ha ricreato un’attenzione feconda sull’istituzione che raggruppa il bacino intercomunale del parco del Matese. Lo ha fatto nel momento in cui ha aperto alla fruizione pubblica l’immobile realizzato a Fontegreca da adibire a centro-studio e divulgazione delle conoscenze forestali . Richiama le ultime esperienze incentrate sulla collaborazione con associazione ed istituzioni universitarie come l’associazione di giovani ecologisti riuniti sotto l’emblema di “Ardea”, operante nel campo della ricerca ed educazione ambientale, che ha iniziato un percorso formativo presso la casa del parco di S.Angelo D’Alife), il protocollo d’intesa con la provincia di Caserta e quello con l’università de Molise nel campo alimentare, la valorizzazione di prodotti del sottobosco come i tartufi con l’associazione micologica). Ma è sulle risorse forestali che Falco ovviamente ha focalizzato l’intervento.”Occorre capitalizzare questo patrimonio anche sul piano produttivo- ha detto il presidente Falco facendo riferimento alla radicata tradizione di ditte forestali ed alla recuperata festa del “Catuozzo”. Un’estensione di 33.000 ettari cui 20.000 di superficie boschiva per lo più di proprietà pubblica usata dai comuni perlopiù per tamponare esigenze di bilancio. Occorre una vera programmazione in queste settore vitale- ha insistito Falco rammentando che molti comuni non hanno i piani di assestamento forestale o sono scaduti o , ancora in corso di definizione” ha rilevato Falco. L’ente ha avviato la certificazione forestale secondo la metodologia FSC : “abbiamo dovuto rinunciare alla pulizia dei locali del parco per avere i fondi necessari per proseguire le verifiche in questo progetto-pilota” ha concluso Falco. Sono intervenuti diversi docenti universitari o dirigenti pubblici come Antonio Zumbolo, Armando Cardillo,Flora Della Valle,Antonietta Fioretto (è in corso una ricerca nelle faggete di Castello del Matese), Massimo Mancini, Pasquale Trematerra.

Michele Martuscelli

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui