“L’arresto di Zagaria inevitabilmente deve portare gli inquirenti di Napoli anche qui per verificare se ci sono collegamenti: logistici, per coprire la latitanza del boss, affaristici o di tipo criminale, da parte di suoi affiliati presenti sul territorio. Bisognera’ vedere cosa emergera’ dagli accertamenti di Napoli, attendiamo notizie da loro. Poi eventualmente partiremo anche noi, se emergeranno spunti investigativi”.

Lo dichiara in un’intervista al ‘Resto del Carlino’ il procuratore capo di Bologna Roberto Alfonso, in riferimento ai presunti interessi del boss Michele Zagaria in Emilia Romagna. Il capoluogo emiliano farebbe gola ai clan soprattutto nel settore edile e degli appalti. “Attualmente ci sono indagini delicate in cantiere, inchieste riguardanti tutta la regione che sfoceranno a breve in risultati”, annuncia il procuratore. Finora le inchieste della procura su casalesi e calabresi hanno investito in particolare Modena, Parma e la Romagna. “Noi andiamo dove ci portano le indagini – prosegue – Se un’indagine ci porta a Modena o a Parma noi andiamo la’. E’ ovvio che anche su Bologna ci sono elementi che stiamo seguendo. Abbiamo la certezza della presenza dei calabresi, vedremo cosa emergera’ sui Casalesi”.

 

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