La Gisec SpA, in riferimento alla manifestazione di protesta inscenata stamani davanti la sede della Provincia di Caserta da un piccolo gruppo di lavoratori dello Stir di Santa Maria Capua Vetere appartenenti al sindacato Fit-Cisl, intende fare alcune doverose precisazioni.

“Per quanto riguarda l’accusa di ricorrere all’esternalizzazione delle attività, non c’è nulla di più falso. La Gisec, infatti, sin dall’inizio ha messo in campo una politica basata sulla totale internalizzazione di svariati tipi di attività ed è l’unica società partecipata che sta realizzando un simile processo con grande decisione. Tale processo si è ulteriormente rafforzato a seguito della recente assunzione di 110 lavoratori provenienti dal Consorzio Unico di Bacino Napoli-Caserta, i quali, in buona parte, sono stati utilizzati per espletare alcuni importanti servizi quali il trasporto, la vigilanza e ogni genere di manutenzione presso gli impianti. Tutti compiti, questi, precedentemente svolti da ditte esterne, con forti aggravi di spesa per la collettività. La Gisec, quindi, ha rispettato e valorizzato le diverse qualifiche dei lavoratori ed appare quindi singolare che un sindacato, in questo caso la Cisl, non appoggi una simile politica, che mira a gratificare dei lavoratori che prima erano trascurati o talvolta addirittura non utilizzati. La Gisec SpA, poi, intende fare alcune precisazioni anche sulla questione inerente le rivendicazioni della Fit-Cisl in merito all’aumento delle indennità accessorie e al conferimento del cosiddetto “Parametro A”. E’ importante ricordare che nel 2011 c’è stato un accordo con le segreterie regionali dei sindacati (e quindi anche della Cisl) in base al quale i lavoratori dello Stir sono passati da un contratto collettivo che li inquadrava quali metalmeccanici a un contratto Fise-Assoambiente, a seguito di una verifica dei diversi profili professionali. Il contratto collettivo nazionale del settore ambiente prevede che non è cumulabile l’anzianità di servizio dei lavoratori che prima fruivano di un altro contratto collettivo. Per ottenere un aumento dell’indennità accessoria (circa 100 euro mensili) e quindi il “Parametro A” occorrono 5 anni di anzianità, ma nel settore ambiente e non in altri. La Gisec SpA, quindi, si è attenuta ad operare seguendo il dettato normativo e rispettando il contratto nazionale. Inoltre, a seguito dei provvedimenti conseguenti alla spending review, il Governo ha invitato gli enti pubblici e le società partecipate ad attenersi a parametri particolarmente rigidi nella gestione delle risorse, evitando un aumento del costo del lavoro. Di conseguenza, le indennità accessorie devono rimanere ferme ai livelli del 2011. Per tali motivi, è molto difficile comprendere le ragioni alla base di una simile protesta, dal momento che non siamo di fronte a nessun tipo di taglio ma semplicemente alla conservazione delle indennità accessorie ai livelli dell’anno scorso. La Gisec Spa, quindi, ribadisce di aver agito nella piena osservanza della legge e degli accordi sottoscritti a livello nazionale e regionale, confermando la difficoltà a capire le reali ragioni alla base di una protesta singolare e poco opportuna. Infine, rispetto ad alcune accuse formulate dai lavoratori e dai rappresentanti sindacali della Cisl, va puntualizzato che la Gisec SpA, per quel che attiene l’attribuzione di consulenze, ha operato un taglio netto, limitandosi a ricorrere solo eccezionalmente al contributo di professionisti esterni per lo svolgimento di attività necessarie solo dopo aver svolto una ricognizione all’interno della società e aver verificato l’assenza di figure in grado di espletare tali incarichi”.

 

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