AVERSA – Nell’ambito di predisposta attività di contrasto allo spaccio di sostanza stupefacente, particolarmente intensa nei fine settimana, nella giornata odierna la Polizia di Stato di Aversa, ha colpito con successo ben due “piazze di spaccio”. Infatti dopo lunghi servizi di appostamento, gli Agenti operanti, in Aversa faceva irruzione nell’abitazione di OUARDI Abdelnjid, cittadino marocchino di anni 44.

Nel corso dell’operazione, a seguito di perquisizione, all’interno della suddetta abitazione, già confezionata, occultata in alcuni mobili della cucina, è stata rivenuta sostanza stupefacente per un peso complessivo di circa 90,00 grammi di hashish. Inoltre, nella circostanza, venivano rinvenuti e sequestrati due coltelli e tre rotoli di carta velina termosensibile trasparente, utilizzati per il taglio ed il confezionamento della sostanza stupefacente, nonchè la somma di euro 495,00, in banconote di vario taglio, provento dell’attività illecita. Il predetto, pertanto, veniva arrestato poiché responsabile di detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente e, dopo gli adempimenti di rito, veniva associato alla casa circondariale di S. Maria C.V. a disposizione della competente A.G. – Nella stessa giornata altra operazione veniva eseguita dallo stesso personale del Commissariato P.S. di Aversa in Succivo, dove sempre all’interno di un’abitazione, traeva in arresto, per detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente del tipo “Cocaina”: C. M. di anni 30. Anche in questo caso gli Agenti, dopo paziente appostamento, eseguiva una perquisizione domiciliare, nel corso della quale, già confezionata, è stata rivenuta sostanza stupefacente per un peso complessivo di circa 14,00 grammi di cocaina. All’atto dell’irruzione nell’abitazione la donna tentava inutilmente di disfarsi, gettandolo nel water del bagno, dello stupefacente, che veniva poi recuperato e sequestrato. Inoltre, nella circostanza veniva rinvenuta e sequestrata la somma di euro 800,00, in banconote di vario taglio, provento dell’attività illecita. La predetta, pertanto, veniva arrestata poiché responsabile, in concorso, di detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente e, dopo gli adempimenti di rito, su disposizione del P.M. di turno veniva sottoposta contestualmente agli arresti domiciliari, in considerazione della necessità di accudire ad una figlia minore. Veniva, altresì, denunciato in stato di libertà il coniuge della predetta, non presente all’atto della perquisizione, ritenuto correo dell’illecita attività.

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