Chi controlla il controllore? Viene naturale il ricorso a Giovenale quando si guarda ad Orta di Atella con l’occhio rivolto in particolare all’urbanistica. Se lo scrittore latino fosse vissuto oggi e avesse seguito le vicissitudini della città atellana le sue 16 satire sarebbero diventate 1600. Da anni politici, amministratori locali e dipendenti comunali ne combinano di tutti i colori. E visto che al peggio non c’è mai fine continuano a fare danni. Anzi mai come in questa consiliatura l’intreccio fra tragico e comico ha dipanato una trama che se non facesse piangere farebbe ridere a crepapelle. Capita quindi che la villetta del genero del responsabile antiabusivismo del Comune sia finita sotto la lente dei carabinieri di Orta di Atella per possibili gravi difformità urbanistiche. Il “controllore” è Antonio Mozzillo, meglio conosciuto come Peppe, capitano della polizia municipale e cugino del sindaco Giuseppe Mozzillo. Il vigile urbano è già noto alle cronache perché è stato rinviato a giudizio per assenteismo, falso e truffa ai danni dello Stato (fu sottoposto addirittura all’obbligo di firma). Nei giorni scorsi i carabinieri della locale stazione guidati dallo zelante comandante Lorito hanno effettuato, congiuntamente ai funzionari dell’Asl e agli ispettori del lavoro, un blitz in via Tommaso De Vivo per accertare il corretto svolgimento dei lavori nell’immobile di proprietà di Salvatore Mozzillo, genero del capitano dei caschi bianchi Mozzillo. Ma la “saga” familiare non finisce qui. Il titolare della ditta che stava effettuando i lavori è Antonio Mozzillo, fratello del primo cittadino. E la concessione edilizia fu rilasciata diversi anni fa (è scaduta?) alla società CPM, la cui titolare risulterebbe essere la zia del sindaco. L’intervento sul cantiere dei militari dell’Arma e delle autorità di controllo (da allora i lavori sono sospesi) è scattato sulla base di una puntuale denuncia presentata da un cittadino alla Procura in cui si chiede all’autorità giudiziaria di verificare, tra l’altro, se l’immobile è provvisto del certificato di agibilità e se è dichiarato come completo oppure come in corso di costruzione. E se il sottotetto è ad uso abitativo o sarà trasformato in abitazione. Nell’esposto si mette in evidenza anche che Antonio Russo, già tecnico comunale e attualmente consigliere comunale di maggioranza, avrebbe avuto “personalmente o per il tramite della moglie partecipazioni societarie nella ditta CPM”. Il denunciante ha chiesto inoltre di appurare che l’immobile si trovi nella fascia di rispetto cimiteriale. Da quanto risulta nell’esposto, che fa precisi riferimenti allo strumento urbanistico, sarebbe emersi gravi difformità e un evidente eccesso di cubatura. Ma il responsabile comunale antiabusivismo non se n’è accorto. Nel caso di suo genero il capitano Mozzillo è stato poco vigile…

Mario De Michele

 

 

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