L’inchiesta diretta dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli Curcio, Woodcock e Ardituro – che ha portato oggi all’arresto di oltre 50 persone ritenute legate, in vario modo, al clan dei Casalesi e alla richiesta alla Camera di arresto del deputato del Pdl Nicola Cosentino – ricostruisce analiticamente i rapporti tra una parte della classe politica di Casal di Principe e il clan camorristico dei Casalesi. ”Si tratta di un’osmosi – scrive il gip Egle Pilla nell’ordinanza di custodia cautelare – che genera effetti patologici nei settori piu’ rilevanti della vita sociale e politica della provincia casertana: quello elettorale, quello economico e quello istituzionale”.

Intorno a questo intreccio – prosegue il gip – si muovono enormi interessi economici del clan dei Casalesi e i politici coinvolti sono ”asserviti al sodalizio camorristico. E cio’ che avviene in snodi fondamentali e sensibili dell’attivita’ economica: nell’apertura di centri commerciali, nelle attivita’ edilizie e nella fornitura del calcestruzzo. Ed i poteri della politica e dell’ente mafioso si saldano nel momento piu’ solenne ed importante della vita’ democratica: il momento elettorale.

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