PORTICO DI CASERTA – Si era fatto consegnare una partita di droga che, pero’, non aveva pagato e per questo ”sgarro” il capoclan dal quale si riforniva ordino’ ai suoi sicari una ”gambizzazione” per costringerlo a saldare il conto. E’ quanto hanno accertato, durante le indagini,

i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Caserta che oggi hanno notificato in carcere un’ordinanze di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli – su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea – nei confronti di due pregiudicati casertani detenuti nelle carceri di L’Aquila e Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino). Il provvedimento riguarda Antonio Bifone, di 57 anni, capo dell’omonimo clan di Portico di Caserta, affiliato alla cosca dei ”Belforte” di Marcianise, detenuto a L’Aquila in regime di carcere duro, e lo spacciatore Domenico Pisani, di 47, anch’egli detenuto ma nel carcere irpino Sant’Angelo dei Lombardi. Gli investigatori hanno accertato che Pisani svolgeva abitualmente l’attivita’ di spaccio, sia a Caserta che nelle zone limitrofe al capoluogo, per conto del clan dei Belforte. Nel corso delle indagini i militari dell’Arma hanno accertato che a fornire la droga a Pisani era Bifone il quale aveva anche ordinato un agguato nei confronti dello spacciatore – eseguito poi l’8 dicembre 2005 – per costringerlo a versare mille euro mensili per una fornitura di cocaina mai pagata.

 

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