CASAL DI PRINCIPE – Si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere. Invece, l’11 luglio scorso, aveva dichiarato di voler parlare degli intrecci tra politica, camorra e imprenditoria nel settore rifiuti. Colpo di scena al processo scaturito dal secondo troncone d’indagine “Eco4” che riguarda la turbativa d’asta pubblica per l’aggiudicazione dell’appalto di raccolta dei rifiuti nel bacino del consorzio Caserta 4.

Sergio Orsi, titolare di “Eco4” insieme al fratello Michele, ucciso dal clan dei Casalesi il 1 giugno del 2008 all’esterno del “Roxy bar” di Casal di principe, e’ comparso questa mattina in aula al tribunale di Santa Maria Capua Vetere per essere ascoltato dai giudici della prima sezione penale, presidente Aberto Maria Picardi. L’imprenditore, imputato nel procedimento, la cui posizione e’ stata definita con rito abbreviato, nella precedente udienza di fine settembre non si era presentato, producendo attraverso il suo legale un certificato medico che attestava la precarieta’ del suo stato di salute. Oggi, dimagrito in maniera evidente, ha cambiato la sua decisione; non rispondera’, dunque, ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e agli avvocati. Il pm Alessandro Milita ha chiesto cosi’ di acquisire le precedenti dichiarazioni di Orsi ai sensi dell’articolo 500 comma 4 del codice di procedura penale, ipotizzando che Orsi sia stato minacciato e indotto a non collaborare.

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