Danneggiato per la quarta volta nel casertano il parco giochi di Casal di Principe dedicato a don Giuseppe Diana, il sacerdote ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994 dal sicario del clan dei Casalesi Giuseppe Quadrano. Vandali hanno estirpato alcune piante dai vasi che si trovano lungo il perimetro del parco e hanno graffiato il marmo della cappella di don Peppino, un simbolo nel paese considerato roccaforte del clan.

Ad accorgersene per primi sono stati alcuni anziani che come ogni mattina si erano recati al parco per leggere il giornale o portare i nipotini alle giostre. Non e’ stata sporta denuncia dell’accaduto, ma alcuni volontari stanno organizzandosi per ripulire il parco devastato. Nel dicembre scorso in vari punti del parco erano state disegnati, con spray colorato, un fucile e una pistola. A Casal di Principe, dopo l’arresto del primogenito del boss Francesco Schiavone detto Sandokan, Nicola, e della primula rossa Michele Zagaria di Casapesenna, si e’ creato un vuoto di leadership all’interno del clan, per cui gli investigatori ipotizzano che nuove leve stiano avanzando sul territorio per conquistare il comando. Gli atti vandalici potrebbero inserirsi in questo contesto, ma non si esclude la possibilita’è che dietro il danneggiamento dei luoghi dell’anticamorra ci sia la mano di vandali in cerca di visibilita’.

“E’ gravissimo che nonostante la massiccia presenza di forze di polizia in tutto il circondario un luogo simbolo della rinascita e del riscatto civile, non venga adeguatamente tutelato da questi gesti vigliacchi e insensati. Lo Stato ha il dovere di garantire un’efficace azione preventiva che metta al sicuro un bene importante per tutti i cittadini casalesi, ottenuto dopo anni di battaglie e impegno civico.” Lo ha detto la parlamentare PD Pina Picierno,  in seguito all’ennesimo raid vandalico avvenuto stanotte nel parco dedicato a Don Peppe Diana, il prete ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994 a Casal di Principe.La stessa Picierno, in seguito all’ennesimo episodio di vandalismo accaduto lo scorso 25 novembre, aveva presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno Cancellieri.

“E’ veramente assurdo- ha continuato la parlamentare democratica- che una città sottoposta a controlli massicci di forze dell’ordine e apparati militari, debba sopportare tale scempio  e offesa. Non si può abbassare la guardia proprio ora, un momento delicato e pericoloso , poiché  i clan tendono a riorganizzarsi e a dimostrare il proprio predominio in seguito  l’arresto del boss Zagaria

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui