Cinque maggiorenni e un minorenne sono stati arrestati per il duplice tentato omicidio messo a segno ai Quartieri spagnoli lo scorso 16 giugno. Un blitz della Mobile del primo dirigente Alfredo Fabbrocini, al termine del quale sono finiti in cella i presunti esponenti del gruppo Verrano, che avevano preso di mira un esponente del gruppo Valentinelli, che fecero fuoco e ferirono due passanti (tra cui l’artista Enrico De Maio di riconosciuta fama e il muratore Vincenzo Vaccaro, che aveva da poco terminato il proprio lavoro). Alcuni esponenti del gruppo erano stati fermati la notte stessa dell’agguato (come pubblicato dal Mattino) ma vennero rilasciati: sono stati arrestati grazie alle telecamere e ai riscontri emersi dall’analisi di scarpe e indumenti. La vittima designata dell’agguato riuscì a scappare, mentre rimasero gravemente feriti due uomini che non avevano alcun legame con la camorra. A scatenare l’agguato l’odio covato per l’omicidio di Gennaro Verrano, messo a segno nel 2017. A ferire i due passanti sarebbero stati Francesco Cannola, Giuseppe Basile e Carmine Nocerino, in concorso con il minore G.M., che avrebbe materialmente esploso dei colpi di pistola, sbagliando clamorosamente il bersaglio. Finiscono agli arresti anche Massimo Verrano e Mario Marotta, ritenuti responsabili dell’agguato contro una donna affacciata al balcone, a sua volta imparentata con i Verrano. Una bottiglia di champagne aperta in mezzo alla piazzetta del Rosario. L’ha stappata Nocerino, presunto mandante dell’agguato dello scorso giugno, nel quale sono stati feriti due operai. Il brindisi dopo la scarcerazione dei presunti complici.

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