Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le forze russe hanno compiuto oggi “un attacco massiccio” su infrastrutture energetiche, snodi ferroviari, arsenali e centri di raccolta di truppe ucraine. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. Il dicastero russo ha sottolineato che nell’ultima settimana le sue forze armate hanno compiuto 49 attacchi sull’Ucraina, utilizzando anche missili ipersonici Kinzhal, per rappresaglia ai bombardamenti e ai tentativi di infiltrazione delle forze ucraine nel territorio russo. Sono stati colpiti, aggiunge la stessa fonte, centri di comando, infrastrutture aeroportuali, depositi di droni aerei e marini, basi logistiche e centri di raccolta di “forze speciali e mercenari”. Con i bombardamenti di oggi le forze russe hanno “disarticolato il funzionamento delle industrie che producono e riparano armamenti, attrezzature militari e munizioni”, spiega la Difesa russa, secondo la quale i missili lanciati dall’aria, da terra e dal mare e i droni hanno colpito, oltre alle infrastrutture energetiche, “il complesso militare-industriale, snodi ferroviari, arsenali e centri di raccolta di forze ucraine e di mercenari stranieri”. Il ministero aggiunge che sono stati anche “distrutti armamenti e materiale militare forniti all’Ucraina da Paesi Nato” ed è stato “impedito il trasferimento di riserve nemiche verso la linea del fronte”. Da parte sua, il ministro ucraino dell’Energia Herman Galushchenko ha informato che “l’esercito russo ha lanciato nella notte il più grande attacco alle strutture energetiche ucraine dallo scorso anno”, aggiungendo che “l’obiettivo non è solo danneggiare, ma riprovare come l’anno scorso, a causare un crollo del sistema energetico del Paese. Sono stati colpiti e danneggiati nelle regioni orientali, nord-orientali e centrali gli impianti di produzione di energia, a sistemi di trasmissione e distribuzione. ” E’ stata una notte difficile”, ha detto. E così più di un milione di cittadini in tutta l’Ucraina sono rimasti senza corrente dopo gli attacchi aerei russi della notte contro le strutture energetiche. I raid hanno colpito circa 700.000 residenti nella regione di Kharkiv, almeno 200.000 ciascuno nelle regioni meridionali di Odessa e sud-orientali di Dnipropetrovsk e 110.000 nella regione di Poltava, secondo Oleksiy Kuleba , vice capo dell’amministrazione presidenziale. La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, è rimasta varie ore sull’orlo del blackout, dopo che un attacco missilistico russo nelle prime ore del mattino ha colpito la linea aerea esterna che collega la centrale con il sistema energetico unificato dell’Ucraina, che è stata disconnessa. Successivamente, i tecnici ucraini hanno annunciato di aver ripristinato la linea di alimentazione della centrale. Lo riferisce l’agenzia ucraina Energoatom su Telegram: “Al momento, la centrale nucleare di Zaporizhzhia è di nuovo collegata con due linee elettriche”. “Una situazione del genere è estremamente pericolosa e minaccia una situazione di emergenza. Se l’ultima linea di comunicazione con la rete elettrica viene interrotta, la centrale si troverà in un altro blackout”, ha dichiarato Petro Kotin, capo di Energoatom. E intanto è salito a cinque il numero delle persone rimaste uccise nella notte nel bombardamento russo su sette regioni ucraine. L’amministrazione locale ha dichiarato che “il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico su Zaporizhzhia è salito a tre persone”, portando così a cinque il numero delle vittime in tutto il Paese. Precedentemente si era informato di 3 persone uccise e 16 ferite. “Questa mattina, il nemico ha attaccato le infrastrutture, si registrano la distruzione di edifici residenziali e vittime civili Zaporizhzhia, Khmelnytskyi, Odessa, Dnipropetrovsk, Poltava, Mykolaiv, Vinnytsia, Leopoli e Ivano-Frankivsk sono state colpite dal nemico”, hanno informato su Telegram le autorità di Kiev. L’esercito russo ha bombardato la centrale idroelettrica del Dnipro e la circolazione sul ponte stradale della diga è stata bloccata: ha riferito il consigliere del sindaco di Mariupol Pyotr Andryushchenko, aggiungendo che un missile russo ha colpito un filobus pieno di operai che attraversava la diga e decine di persone sono rimaste ferite. Il capo del dipartimento di polizia di Zaporizhzhia Ivan Fedorov ha detto alla tv nazionale che “dalle 4 del mattino, i russi hanno colpito le infrastrutture civili, causando molti danni”, riferisce Ukrainska Pravda. “Stiamo perdendo la centrale idroelettrica: non si sa fino a che punto e con quale potenza sarà in grado di funzionare dopo gli attacchi russi, perché due missili sono atterrati direttamente sulla Dniprovska Hpp-2, nella regione di Zaporizhzhia. La centrale è in uno stato critico, al momento non funziona”, ha affermato il direttore generale di Ukridroenergo Igor Syrota parlando con Radio Svoboda. “Nella notte i russi hanno attaccato l’Ucraina con 90 missili e 60 droni. Il mondo vede con la massima chiarezza gli obiettivi dei terroristi russi: centrali elettriche e linee di approvvigionamento energetico, una diga idroelettrica, normali edifici residenziali, persino un filobus. La Russia è in guerra contro la vita della gente comune”, ha scritto sul Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi al massiccio attacco russo delle prime ore del mattino. “I servizi necessari sono già al lavoro in tutte le città colpite dall’attacco. Soccorritori, ingegneri energetici, autorità regionali e locali, polizia e società di servizi stanno aiutando le persone. Nessuno rimarrà senza aiuto. La fornitura di energia elettrica è stata ripristinata. Charkiv e la regione, Zaporizhzhia, Sumy, Poltava, Dnipro, Odesa, Khmelnytsky, Vinnytsia e Frankivsk, ovunque sia necessario, i lavori di ripristino sono in corso”, ha dichiarato. “I missili russi non hanno ritardi, così come i pacchetti di aiuti per il nostro Paese. I droni non sono indecisi come alcuni politici. È importante capire il costo dei ritardi e delle decisioni rimandate. I sistemi Patriot devono proteggere Kharkiv e Zaporizhzhia, e abbiamo bisogno di difesa aerea per proteggere la popolazione, le infrastrutture, le case e le dighe. I nostri partner sanno esattamente cosa serve. Possono sicuramente sostenerci. Abbiamo bisogno di queste soluzioni. La vita deve essere protetta da questi non-umani di Mosca”, ha concluso Zelensky.

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