Attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture si sarebbero procurati il denaro per rilevare le quote della società Teatro Cilea srl, che gestisce il noto teatro napoletano del Vomero. Queste le accuse, da una indagine del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, che ha portato alla esecuzione di otto decreti di perquisizioni disposti dalla Procura di Napoli a carico di altrettante persone tra le quali figurano anche i noti imprenditori Ferdinando Mormone e Mario Esposito, ritenuti i patron della trasmissione televisiva “Made in Sud”.

Complessivamente -si legge in una nota dell’agenzia Ansa – sono venti le persone iscritte nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta su un giro di fatture false emesse da società “cartiere” che vece coinvolto anche l’imprenditore Luigi Scavone, socio di minoranza dell’Alma srl (le sue quote sono attualmente sotto sequestro), coinvolto in una maxi evasione fiscale e già condannato in primo grado per reati tributari.

    L’indagine mira ad accertare una serie di reati fiscali commessi, secondo gli investigatori, tra il 2015 e il 2019.

   

    L’indagine è frutto di altre attività investigative e di perquisizioni eseguite dalle fiamme gialle lo scorso 5 marzo, in pieno lockdown, finalizzate a fare luce sulle attività fittizie di alcune società cosiddette cartiere, attraverso le quali venivano emesse fatture (anche elettroniche) per operazioni (anche consulenze) che gli inquirenti non ritengono veritieri. Sarà adesso l’indagine in corso a stabilire se ed in quale misura si tratta effettivamente di fatture false.

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