“Il nostro dovere è dare tutto, credere in questa chiamata, siamo pronti al sacrificio, a dare tutto”. Così il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, durante il suo discorso pubblico, pronunciato da una località non meglio precisata e trasmesso in diretta tv in occasione della ‘Festa dei martiri caduti sulla via di Gerusalemme. “La nostra battaglia è pienamente legittima, dal punto di vista legale e religioso, contro l’occupante sionista”, ha detto ancora il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in riferimento ai circa 60 combattenti di Hezbollah uccisi dall’8 ottobre a oggi negli scontri con l’esercito israeliano nel sud del Libano. Secondo Nasrallah, le vittime di Gaza sono “tutti martiri, si stanno muovendo verso un altro mondo enunciato dai profeti, ora sono lì dove non ci sono dittature e non ci sono sionisti”. “Eroica battaglia” nella notte all’interno della Striscia di Gaza tra esercito israeliano e palestinesi, fanno sapere le Forze di Difesa israeliane. “Loro sono stati uccisi e noi continuiamo la nostra operazione fino alla vittoria”, scrivono su Telegram. La scorsa notte soldati israeliani si sono scontrati con “alcune squadre terroristiche all’interno della Striscia di Gaza”. Nonostante un “fuoco pesante” da parte dei “terroristi”, “le forze a terra hanno diretto attacchi aerei di aerei e artiglieria. I terroristi sono stati uccisi e il pericolo per le truppe è stato eliminato”, scrive l’Idf. L’esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 4 soldati uccisi la scorsa notte nei combattimenti in corso nella Striscia di Gaza. Ci sono anche due altri soldati feriti in modo grave. Il totale, dall’inizio dell’operazione di terra, è ad ora di 23 soldati deceduti. Sono 4 i palestinesi uccisi durante un’operazione dell’esercito israeliano la notte scorsa nel campo profughi di Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo riporta l’agenzia di stampa Wafa, che cita fonti mediche locali. Secondo ci sono anche 4 feriti, di cui uno grave. L’esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso Mustafa Dalul, comandante del Battaglione ‘Sabra Tel al-Hawa’ che fin dall’inizio della guerra ha avuto “un ruolo centrale nell’organizzare il combattimento con le truppe nella Striscia”. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui “in questi anni Dalul ha ricoperto una serie di incarichi nei battaglioni di Hamas e nella brigata di Gaza City”. Aspri combattimenti sono in corso stamane a Gaza City, nelle immediate vicinanze dell’ospedale al-Quds, all’interno del quale alcune persone sono rimaste uccise. Le forze israeliane, hanno aggiunto le fonti, bombardano alti edifici nelle vicinanze dell’ospedale, situato nel rione di Tel el-Hawa, nel lato meridionale di Gaza City. All’interno dell’ospedale, secondo le fonti, hanno cercato riparo numerosi sfollati che adesso temono per la loro vita. Israele ha iniziato a rimandare nella Striscia di Gaza “migliaia” di lavoratori palestinesi. Lo hanno constatato i giornalisti dell’Afp e un funzionario palestinese. “Migliaia di lavoratori che erano rimasti bloccati in Israele dal 7 ottobre”, il giorno dell’attacco di Hamas sul suolo israeliano che ha scatenato la guerra, “sono stati riportati” a Gaza, ha detto Hicham Adwan, responsabile dei valichi di frontiera di Gaza. Secondo le autorità israeliane, circa 18.500 palestinesi avevano un permesso di lavoro in Israele quando è scoppiata la guerra. “Nel nord di Israele siamo in stato di massima allerta. Siamo pronti a reagire a qualsiasi evento abbia luogo oggi, o nei prossimi giorni”: lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari descrivendo quella che ha definito una “accresciuta attività degli Hebzollah, che ieri nel nord di Israele hanno colpito Kiryat Shmona e Safed, ferendo persone”. “L’Iran – ha aggiunto – continua con le sue attività sovversive ed incita i suoi fiancheggiatori inviando loro armi, così come è avvenuto in Ucraina, in Iraq e nello Yemen”. “L’Iran – ha affermato – vuole distrarci dalla nostra guerra a Gaza”. L’esercito israeliano ha scoperto e neutralizzato tunnel di Hamas a Beit Hanoun nel nord est della Striscia ad appena sei chilometri, dall’altra parte del confine, dalla cittadina israeliana di Sderot. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui soldati dell’unità ‘Yahalom’ insieme a corpi corazzati, hanno individuato l’imbocco dei tunnel e li hanno riempiti di esplosivo neutralizzandoli. Il premier Benyamin Netanyhau ha mostrato al segretario di stato Usa Antony Blinken parti del film preparato dall’esercito “sugli orrori e la strage compiuta da Hamas il 7 ottobre scorso”. Lo ha fatto sapere l’ufficio del premier. L’incontro allargato di Blinken con il gabinetto di guerra è ancora in corso. Il valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto aprirà anche oggi per consentire l’uscita di stranieri, persone con doppia nazionalità e feriti palestinesi. Lo hanno riferito fonti locali, secondo cui dovrebbero uscire oltre 600 persone con un’alta percentuale di doppie cittadinanze Usa. In ingresso, dopo il controllo del carico da parte israeliana, dovrebbero entrare a Gaza circa 50 camion di aiuti umanitari. Nove palestinesi sono rimasti uccisi in Cisgiordania nelle ultime ore in una serie di incidenti con le forze armate israeliane. Lo riferisce l’agenzia di stampa Wafa, aggiornando un bilancio precedente. Gli incidenti più gravi sono avvenuti a Jenin dove due palestinesi sono stati uccisi da un drone militare mentre erano in un edificio e altri tre in scontri con i soldati. Due altri palestinesi sono rimasti uccisi nel campo profughi al-Fawar, a sud di Hebron. Nel campo profughi di Qalandya (Ramallah) è rimasto ucciso un altro palestinese mentre in un ospedale di Nablus è deceduto un palestinese ferito mercoledi in altri scontri. La situazione nella Cisgiordania occupata “è allarmante e urgente” segnala l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, sottolineando in particolare la violenza dei coloni israeliani contro la popolazione palestinese. La situazione in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, è “allarmante e urgente tra le crescenti violazioni (dei diritti umani, ndr) e di diversa natura che continuano”, ha dichiarato Elizabeth Throssell, portavoce dell’Alto Commissariato durante il regolare briefing dell’Onu a Ginevra. L’Onu si dice anche “seriamente preoccupata” per il ritorno dei lavoratori palestinesi da Israele nella Striscia di Gaza. Sono saliti a 9.227 i morti nella Striscia di Gaza. Lo rende noto il ministero della Sanità di Hamas. Le vittime includono 3.826 bambini e 2.405 donne mentre i feriti sono oltre 32mila.Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, è arrivato oggi in Israele per il suo previsto incontro con il premier Benyamin Netanyahu: lo riporta un corrispondente dell’agenzia di stampa Afp che viaggiava con lui. Per Blinken si tratta della terza visita in Israele da quando è iniziata la guerra a Gaza il 7 ottobre scorso. La sua visita – ha riferito la radio pubblica israeliana Kan – durerà solo quattro ore, durante le quali il Segretario di Stato Usa incontrerà Netanyahu a quattr’occhi. Blinken parteciperà poi ad una seduta del Gabinetto ristretto di guerra di Israele. In programma anche incontri con il capo dello Stato, Isaac Herzog, e con il leader dell’opposizione centrista, Yair Lapid. L’emittente ha appreso da fonti ufficiali che gli Stati Uniti insistono con Israele affinché accetti una ”pausa umanitaria” nei combattimenti, cosa che a loro parere potrebbe giovare inoltre ai contatti per la liberazione di ostaggi. Gli Stati Uniti intendono discutere inoltre con i dirigenti israeliani la visione del ”giorno dopo” a Gaza, una volta che Hamas fosse stato sconfitto sul terreno. L’intenzione di Blinken, ha affermato l’emittente, è sondare il terreno con i dirigenti israeliani per comprendere quali siano le loro intenzioni. “E’ molto importante fare di tutto per proteggere i civili presi nel fuoco incrociato dei combattimenti di Gaza”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken incontrando il presidente israeliano Isaac Herzog. Gli Usa, ha aggiunto Blinken, stanno facendo di tutto “per riportare a casa gli ostaggi salvi”. Droni americani hanno sorvolato la Striscia di Gaza in cerca degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas e dalle fazioni palestinesi. Lo riportano i media che citano fonti anonime Usa secondo cui i droni stanno raccogliendo informazioni per aiutare nella localizzazione degli ostaggi. Secondo una di queste fonti, i droni sono all’opera da oltre una settimana. Tra gli ostaggi ci sono anche cittadini Usa con doppio passaporto. “Niente può scusare quello a cui abbiamo assistito dal 7 ottobre e spiegare questa brutalità. A Gaza sono stati commessi crimini contro l’umanità esattamente per 28 giorni”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un conferenza ad Astana, in Kazakhstan, in occasione del vertice degli Stati turchi, come riporta Anadolu. Erdogan è tornato a chiedere un cessate il fuoco e ha ribadito la proposta per una “conferenza di pace internazionale” per porre fine al conflitto in Israele e Palestina. Il leader turco ha aggiunto che finora Ankara ha inviato 10 aerei con aiuti umanitari destinati a Gaza. Si è tenuta ieri, nel tardo pomeriggio, una telefonata tra Papa Francesco e il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen. Lo conferma la sala stampa vaticana dopo le notizie trapelate ieri sera sui media palestinesi. Secondo l’agenzia Wafa la telefonata ha riguardato “gli ultimi sviluppi in Palestina, a Gaza, in Cisgiordania e Gerusalemme” e il Pontefice avrebbe anche espresso tristezza per le vittime civili. Da parte sua, il leader palestinese ha ringraziato Papa Francesco per i suoi sforzi volti a consolidare la pace nella regione e ha sottolineato l’importanza che il Vaticano continui a chiedere un cessate il fuoco. “Lancio un appello alle massime autorità Hezbollah affinché diano messaggi di pace a favore di una de-escalation. L’Italia lavora per una de-escalation nel Medio Oriente e questo mio è un appello formale che lancio perché le autorità non gettino benzina sul fuoco e perchè si impedisca un allargamento del conflitto ai paesi confinanti a partire dal Libano”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani che ha aggiunto: “lo ribadiamo: l’Italia è sempre per due popoli e due Stati”. “Anche oggi abbiamo messo in sicurezza 10 persone da Gaza. Sono 7 italo-palestinesi più i loro familiari. Tra loro due giovani donne incinte. Stanno bene e in viaggio per Il Cairo. Continuiamo a lavorare per la pace in Medio Oriente e dare priorità agli aspetti umanitari”. Lo scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su Twitter.

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