E’ stato arrestato con l’accusa di detenzione di materiale esplodente ma non si esclude che il capo di imputazione possa tramutarsi in quello di tentato omicidio. I carabinieri della compagnia di Cassino la notte scorsa hanno fermato e successivamente arrestato il vicino di casa della donna rimasta ferita, ieri mattina, dopo l’esplosione di una granata all’interno del termocamino.

L’ordigno, utilizzato nelle esercitazioni militari, era stato nascosto tra le fascine di legna che la sessantenne ha poi gettato nel caminetto. Un’esplosione fortissima che fortunatamente non ha ucciso la donna seppur provocandole ustioni al viso e alle mani e una perforazione del timpano. I carabinieri e gli artificieri arrivati da Roma hanno immediatamente compreso che dietro quello scoppio ci fosse un atto doloso. La donna, infatti, nel 2006 era rimasta vittima di un altro avvertimento. Sotto la sua vettura fu ritrovata una granata identica a quella inserita ieri tra legna. Anche il quel caso fu denunciato il vicino di casa. La successiva perquisizione nell’abitazione di Antonio Panetta, settantaquattro anni, e residente anch’egli in Via Tosti a Villa Latina, ha consentito ai militari di trovare un vero e proprio arsenale risalente all’ultimo conflitto bellico. La procura di Cassino ha disposto l’arresto. La 60enne e’ ricoverata all’ospedale Santa Scolastica in prognosi riservata.

 

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