E’ di un triestino di 23 anni, Giovanni Novacco, il cadavere trovato semicarbonizzato, mani e piedi legati, questa mattina in un edificio abbandonato dell’Ater a Trieste, in via Gemona, n. 5 nel popoloso rione di ”Gretta”. Un delitto per il quale la Squadra Mobile ha arrestato un altro triestino, Alessandro Cavallo, 34 anni

 (che nega ogni addebito), mentre viene ricercato in tutta Italia quello che viene indicato come l’autore dell’efferato delitto: Giuseppe Console di 24 anni, boss di una banda di bulli che frequenta il rione, con alle spalle diversi precedenti per droga. Sul cadavere di Novacco c’erano segni palesi di violenza, tanto che la stanza in cui giaceva era in gran parte imbrattata di sangue. Ora sara’ l’autopsia a stabilire modalita’ e ora della morte del giovane. Stamane il medico legale Fulvio Costantinides avrebbe trovato tracce di fuliggine nella bocca e nel naso del ragazzo, segno che respirava ancora quando e’ stato cosparso di benzina e poi arso vivo. Stando ad una prima ricostruzione della Polizia, Novacco assieme a Cavalli sarebbe stato portato con la forza al terzo piano del condominio dove poi e’ stato imbavagliato e legato. Quindi e’ cominciato un duro pestaggio. La loro furia pero’ non si sarebbe esaurita con le botte. Il giovane e’ stato pugnalato piu’ volte, poi e’ stato cosparso di benzina e dato alle fiamme. Il movente dell’omicidio ruota attorno all’ex moglie di Console, insomma una questione di cuore. L’ex moglie dell’omicida era infatti legata sentimentalmente a Novacco e, nelle scorse settimane, era stata minacciata di morte piu’ volte dall’ex marito. Una caso di stalking che era stato segnalato dalla ventenne alle forze di polizia. Console poi avrebbe fatto ritorno a casa dei genitori verso le 5, sconvolto. Si e’ fatto dare del denaro e ha detto alla mamma di aver combinato qualcosa di grave nei confronti di una persona e che per questo si sarebbe allontanato da Trieste. Non appena scappato, la donna ha avvertito la Polizia che e’ intervenuta sul posto alle 5.30 di stamani. Il complice e’ stato subito arrestato. Nel frattempo e’ partita la caccia di Console in tutta Italia e nella vicina Slovenia. Elicotteri e pattuglie hanno percorso la zona di confine ma finora le ricerche non hanno avuto esito.

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