Un altarino, con tanto di fiori e lumino, costruito da Michele Misseri in memoria della nipote Sarah Scazzi proprio nel garage nel quale e’ stato compiuto il delitto di cui lo zio si e’ auto-accusato. A mostrarlo, ad un anno di distanza dal delitto di Avetrana,

e’ lo stesso Misseri nel corso di un’intervista esclusiva a ‘Quarto Grado’, il settimanale di Retequattro, in onda venerdi’ 9 settembre. ”L’ho fatto qui perche’ non me la sentivo di andare in chiesa o al cimitero”, dice.

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