Si è concluso dopo otto ore l’interrogatorio di Filippo Penati, l’ex sindaco di Sesto San Giovanni e ex presidente della Provincia di Milano, davanti ai pm di Monza, Walter Mapelli e Franca Macchia, che lo hanno indagato per corruzione, concussione, finanziamento illecito ai partiti,

nell’ambito dell’inchiesta su un presunto giro di tangenti relativo alle aree ex Falck e Marelli. Il verbale d’interrogatorio, chiesto dallo stesso Penati, che ha dato la sua versione, è stato secretato in attesa di riscontri. “Come avevo richiesto, oggi sono stato interrogato dai Procuratori della Repubblica di Monza, che indagano sulla mia vicenda e ho risposto a tutte le loro domande, ricostruendo nel dettaglio i rapporti da me intrattenuti sia con i coimputati sia, soprattutto, con gli imprenditori che mi hanno accusato”. Lo afferma in una nota Filippo Penati. “Ho riferito quanto a mia conoscenza – ha aggiunto Penati – e credo di aver dato un contributo che ritengo comunque importante per consentire agli organi giudiziari, che proseguiranno le indagini e che dovranno successivamente esprimere un giudizio, di stabilire, nel modo più completo possibile, se io debba essere considerato responsabile o meno delle accuse che mi sono state rivolte”. “Desidero precisare che, all’esito della decisione giudiziaria, mi riterrò libero di chiedere alla magistratura di accertare se coloro che mi hanno accusato, lo abbiano fatto ingiustamente e, quindi, debbano rispondere di tutti i danni da me subiti”. I difensori dell’ex presidente della provincia di Milano hanno confermato che l’interrogatorio è stato secretato, “in quanto sono necessari una serie di riscontri”.

 

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