La marijuana ritrovata nella scuola elementare Giudice era destinata ai ragazzi ebolitani. È su questo che indagano gli agenti della polizia municipale di Eboli, diretti dal comandante Sigismondo Lettieri, che venerdì mattina hanno tratto in arresto il bidello che coltivava gli stupefacenti nel sottotetto della scuola ed hanno sequestrato due chili e mezzo di marijuana, comprese le piante, e 36 grammi di hashish. I vigili stanno tentando di individuare i pusher che smerciavano la sostanza a ridosso dei locali della movida e probabilmente anche nei comuni limitrofi. Intanto, il 61enne residente a Serre, difeso dai legali dello studio dell’avvocato Fausto Vecchio, resta ai domiciliari. Ieri il Gip del Tribunale di Salerno, Rosa Maria d’Antuono, ha convalidato l’arresto del collaboratore scolastico che resta ai domiciliari fino a maggio, quando si svolgerà la prima udienza. Il bidello ha riferito agli inquirenti che la marijuana rinvenuta nella scuola era ad uso personale per curare patologie di cui soffrirebbe ed invece il maxi quantitativo di stupefacenti ha indotto gli investigatori ad ampliare il raggio d’azione.

L’obiettivo è individuare gli eventuali complici del collaboratore scolastico e intercettare i gestori del presunto giro di droga. Del resto rinvenire in un sol colpo circa due chili e mezzo di marijuana, comprese le piante, stipati nel sottotetto di una scuola elementare lascia ipotizzare che il giro di stupefacenti sia molto vasto e che probabilmente il bidello abbia una numerosa schiera di complici. Aspetti che dovranno essere approfonditi dagli inquirenti a cui va attribuito il grande merito non solo di aver scoperto la coltivazione della marijuana ma anche di aver tolto dal mercato un gran quantitativo di stupefacenti. Il tutto in un ambiente forse insospettabile: la scuola elementare Giudice, ubicata in pieno centro in piazza della Repubblica, dove ci sono molti locali della movida frequentati anche dai minorenni assidui consumatori di marijuana ed hashish. Il ministero dell’Istruzione potrebbe avviare un’inchiesta riguardo a quanto accaduto nel plesso scolastico per provare a ricostruire cosa è accaduto e come sia possibile che un collaboratore scolastico sia riuscito a trasformare i locali di una scuola elementare in un’area dove veniva coltivata la marijuana. Nel frattempo gli investigatori hanno ascoltato la dirigente scolastica Giacomina Capuano per acquisire elementi utili al proseguimento delle indagini. Intanto la polizia municipale e le forze dell’ordine intensificheranno i controlli per fronteggiare il dilagante fenomeno del consumo degli stupefacenti.

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