Nicola Barbato

È morto, a causa delle conseguenze di una malattia respiratoria, Nicola Barbato, il poliziotto ferito a colpi di pistola, nel 2015, durante una operazione antiracket nel quartiere Fuorigrotta di Napoli. A sparargli fu un estorsore della camorra che Barbato, insieme con un collega, voleva arrestare. Le ferite riportate lo costrinsero alla sedia a rotelle.

Era rimasto paralizzato nel 2015

Il sovrintendente della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Napoli, rimase gravemente ferito il 24 settembre del 2015. Nel corso di una operazione antiracket, Barbato e un collega si imbatterono in un malvivente che stava chiedendo il pizzo in un esercizio commerciale di via Leopardi, a pochi passi dall’omonima stazione della Ferrovia Cumana, a Fuorigrotta. Vistosi braccato, il malvivente ingaggiò uno scontro a fuoco con i due agenti, nel corso del quale Barbato riportò gravi danni che lo lasciarono paralizzato. Numerosi sul web i messaggi di cordoglio alla famiglia e i ricordi dei colleghi che l’hanno conosciuto e con quali è stato impegnato nella lotta contro il crimine. “Carinaro, Caserta, la Campania, l’Italia e le forze dell’ordine sono orgogliose di Te”, hanno scritto in un accorato post i familiari dell’agente che lascia la moglie, Angela, e i due figli Giovanna e Luigi. I funerali del sovrintendente della Polizia di Stato e medaglia d’oro al valor civile Nicola Barbato, che aveva 61 anni, saranno celebrati alle 16 di domenica 10 marzo 2024, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni evangelista di Teverola, in provincia di Caserta, città di cui era cittadino onorario.

Il cordoglio delle istituzioni

“Esempio di coraggio e di spirito di servizio, medaglia d’oro al valore civile, ci lascia Nicola Barbato. È un giorno di dolore. Barbato è stato un grande poliziotto, un grande italiano, un grande padre che ha onorato la divisa e il Paese. Il mio pensiero e un abbraccio commosso alla famiglia, in particolare alla moglie e ai figli, e a tutta la Polizia di Stato. Mai dimenticheremo quanto Barbato ha fatto per l’Italia e per la difesa della legalità”. Lo dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

“Apprendo con dolore la notizia della morte del Sovrintendente della Polizia e Medaglia d’oro al Valor Civile Nicola Barbato, rimasto gravemente ferito nel 2015 durante un’operazione anticamorra. Il suo fu un grande esempio di amore per la legalità e dedizione verso lo Stato. Il cordoglio, mio personale e del Senato della Repubblica, ai suoi familiari e a tutto il Corpo di Polizia”. Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa.

“Saluto, con dispiacere e commozione, l’amico fraterno Nicola Barbato. L’amico e la persona perbene, uomo coraggioso, forte e di grande altruismo e gentilezza; ma anche il cittadino onorario, la medaglia d’oro al valore civile per il suo lavoro al servizio dello Stato, già vittima di un agguato della camorra. Il mio abbraccio va alla moglie Angela, ai figli Giovanna e Luigi, e a tutta la sua famiglia. Nicola, per sempre un grande amico”. Così su Fb il deputato del Pd Stefano Graziano.

“Apprendo con Commozione , della dipartita Terrena del nostro Socio d’onore Nicola Barbato. Requiescat in Pace – Sentite Condoglianze alla Famiglia. Proporrò, in qualità di Presidente del Sodalizio, dell’intitolazione della Sez. Anps di Aversa a suo Nome. Ti renderemo Onore e ti ricorderemo Sempre. Nell’occasione dei tuoi funerali saremo Presenti con il Labaro”. Così Vincenzo Gallozzi, presidente dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato di Aversa, Dirigente Superiore in quiescenza della Polizia di Stato.

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