Erano almeno in dieci, tutti giovanissimi, e hanno scatenato la loro rabbia su tre turisti stranieri che sabato notte stavano per rientrare in albergo dopo aver passato la serata a Chiaia, nella zona dei baretti. Ennesimo capitolo della storia infinita che racconta come una serata tra amici possa finire nel peggiore dei modi: cioè in ospedale. Movida senza freni. E adesso chissà che cosa racconteranno i tre ragazzi statunitensi, al loro rientro in patria, sulla disavventura vissuta a Napoli. Certo, certe cose possono accadere ovunque, ma intanto loro avevano solo provato a dissuadere il branco da un probabile tentativo di furto, e alla fine ne hanno fatto le spese. Poco dopo le due dell’altra notte alla centrale operativa dei carabinieri arriva una telefonata che segnala una rissa (si appurerà poco dopo che si trattava invece di un’aggressione) in vico Belledonne a Chiaia: «Correte, fate presto, qui sta succedendo l’inferno, se le stanno dando di santa ragione». Resta il fatto che, qualunque cosa quella imbarazzante comitiva avesse in mente, quando i tre stranieri (tutti sui vent’anni) ha tentato di intervenire per dissuaderli dai loro propositi si è scatenata la violenza. Sopraffatti numericamente, i tre americani le hanno prese. Uno di loro è stato anche colpito alla testa con una bottigliata. Per fortuna le vittime non hanno riportato ferite gravi e hanno rifiutato anche il ricovero in ospedale. Indagini in corso da parte dei carabinieri della compagnia Napoli Centro per chiarire dinamica e individuare eventuali responsabili. «Ancora una notte di violenza ai Baretti di Chiaia – commenta il consigliere regionale Francesco Borrelli – Non possiamo attendere che si consumi una tragedia prima di intervenire in maniera decisa nel fermare questa deriva criminale, è necessario affrontale la vicenda in maniera frontale. Chi deve retrocedere oggi è la criminalità, sono i violenti, i rapinatori, i piccoli e grandi delinquenti, le baby gang, per questa gente non possono esistere giustificazioni, chi fa il male di Napoli e dei suoi cittadini deve essere fermato».

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